Stadio Gino Alfonso Sada: differenze tra le versioni
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Aurelio Piazza, il bravo ''russett'', addirittura raccontò che durante il Torneo del [[1943]]-[[1944]] ci furono due trasferte consecutive durante le quali qualcuno aveva fatto la "festa" alla tribunetta di legno asportandola tutta lasciando soltanto il tubolare, tanto non serviva a niente (non bruciava).
Così ridotto non era proprio utilizzabile. Dietro la Stazione, invece era rimasto un lungo spiazzo, da quando avevano dismesso alla fine dell'Ottocento il Cimitero di San Gregorio di cui dietro il "Sada" rimane ancora la [[Chiesa di San Gregorio (Monza)|Cappelletta]] che allora era proprio in fondo al Cimitero. Dopo averlo "bonificato" arando tutto togliendo quello che sotto era ancora rimasto (ossa e resti di lapidi) i fascisti avevano costruito (inaugurata da [[Mussolini]] nel [[1930]]) la [[Urban Center|Casa del Balilla]], poi ribattezzata "la G.I.L." e la parte più lunga dello spiazzo era destinata alle adunate e far marciare i giovani al "sabato fascista".
A fine guerra quello spiazzo era rimasto abbandonato, la G.
Lo stadio conservò il nome di "San Gregorio" fino alla fine della stagione sportiva [[Serie B 1952-1953|1952-1953]]. Dalla stagione successiva fino alla fine del 1964-1965 fu chiamato Stadio "Città di Monza" sebbene la cappelletta di San Gregorio sia ancora lì alla fine del piazzale adibito a parcheggio.
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