Ideofono: differenze tra le versioni

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cerco di approfondire il rapporto tra arbitrarietà e convenzionalità
la vocale come nucleo della sillaba
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Da un punto di vista culturale, è interessante notare che esiste una importante componente di convenzionalità anche nelle opzioni mimetiche: ad esempio, il canto del gallo è indicato in italiano con l'espressione ''chicchirichì'', che in spagnolo è indicata in modo quasi analogo (''quiquiriquí''); in tedesco è ancora un po' diversa (''kikeriki''), mentre in francese la differenza si fa sensibile (''cocorico'') e ancor di più in olandese (''kukeluku'', pronunciato {{IPA|[kykəly'ky]}}). Se l'intento mimetico fosse pienamente riuscito, la realizzazione dell'espressione sarebbe identica in tutte le lingue: alcune scelte arbitrarie hanno invece un peso nella scelta della forma mimetica valutata come più adatta.<ref name=beccaria397/>
 
Nelle lingue in cui solo le [[vocali]] possono costituire il nucleo della [[sillaba]], fanno eccezione proprio alcuni ideofoni, come accade negli ideofoni della lingua italiana ''pss'', ''brr'', ''zzz''.<ref>Paolo D'Achille, ''L'italiano contemporaneo'', ed. [[il Mulino]], Bologna, 2010, ISBN 978-88-15-13833-0, p. 104.</ref>
 
Lo scrittore e pittore italiano [[Carlo Levi]], nella sua opera ''[[L'orologio]]'', utilizza il termine "ideofonema", mettendolo in contrapposizione a "[[ideogramma]]": secondo Levi, le civiltà orali avrebbero nell'ideofonema il fondamento della loro tradizione magica, mentre la civiltà della [[scrittura]] e dell'approccio razionalista punta all'ideogramma come sua massima realizzazione espressiva.<ref name=beccaria397/>