Castello di Castel d'Ario: differenze tra le versioni

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[[File:Castel d'Ario-Lapide castello.JPG|thumb|left|Castel d'Ario, lapide commemorativa posta sul castello.]]
Il '''Castellocastello di Castel d'Ario''' ('''Castellaro''' fino al [[1867]]), è un'antica [[Castello|roccaforte]] risalente al [[X secolo]] situata nel [[centro storico]] di [[Castel d'Ario]], in [[provincia di Mantova]], che conserva inalterato l'originario impianto urbanistico, oltre ad alcuni edifici e opere difensive, tra cui le cinque torri.
 
Fu da sempre importante baluardo per le terre di confine per gli [[Scaligeri]], i [[Bonacolsi]] e i [[Gonzaga]].
 
All'interno del castello sorge la '' Torre della Fame'' così chiamata perché, a metà [[XIX secolo|Ottocento]] furono trovati in essa alcuni scheletri, fatti risalire a membri della famiglia di [[Francesco I Pico|Francesco Pico della Mirandola]] e dei nipoti e del figlio di [[Rinaldo Bonacolsi]], [[Francesco dei Bonacolsi|Francesco]], ivi rinchiusi e lasciati morire di fame. Una lapide sulla porta del castello ricorda questa vicenda.<ref>La lapide recita: "QUI TRATTI IN CATENE NEL 1321 SPEGNEVA LA FAME FRANCESCO PICO E I FIGLIUOLI - NEL 1328 LA PROLE E I NEPOTI DI PASSERINO BONACOLSI - DALL'ORRIDA MUDA CHE NE HA RISPETTATO I CEPPI E LE OSSA RIECHEGGI CON VINDICE PIETÀ PER LE VITTIME UN GRIDO DI ESECRAZIONE AI TIRANNI".</ref><br>
All'interno della torre venne anche rinchiuso nel [[1484]] [[Evangelista Gonzaga]] accusato e poi scagionato di aver tramato una congiura contro il marchese [[Francesco II Gonzaga]].