Grande carestia irlandese: differenze tra le versioni
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=== La politica economica ===
Intorno al [[anni 1830|1830]] l'Inghilterra decise di affrontare il problema della povertà in Irlanda. Nel [[1833]] venne costituita una commissione (''Whately Commission of Inquiry into Irish Poverty'') presieduta dall'[[arcivescovo]] di [[Dublino]] [[Richard Whately]] con lo scopo di trovare delle soluzioni per la dilagante povertà nel paese. Le conclusioni, presentate nel [[1836]], e le proposte della commissione implicavano dei forti [[investimento|investimenti]] infrastrutturali per la costruzione di strade
Il governo britannico non tenne conto delle proposte della commissione e incaricò [[George Nicholls]], uno dei membri della commissione che si occupava delle leggi sulla povertà (''English Poor Law Commission'') di recarsi in Irlanda e redigere un rapporto. Dopo una breve visita in Irlanda — in sei settimane viaggiò per gran parte del paese — Nicholls giunse alla conclusione che la soluzione da adottare era la medesima adottata in Inghilterra, cioè la costituzione delle "''Workhouses''", edifici destinati ad ospitare i poveri, dando loro un lavoro, vitto e alloggio.
Le workhouses irlandesi inizialmente non erano eccessivamente affollate, raramente raggiungevano il 40% della capacità totale. Durante la carestia esse divennero però dei luoghi iperaffollati,
▲Le workhouses irlandesi inizialmente non erano eccessivamente affollate, raramente raggiungevano il 40% della capacità totale. Durante la carestia esse divennero però dei luoghi iperaffollati e infestati di malattie conseguenti alla denutrizione dei residenti.
=== Aspetti demografici ===
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