Antistrofe: differenze tra le versioni

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Nella letteratura, l'antistrofe, è un elemento [[retorica|retorico]] che prevede la terminazione di parti delle stesso periodo con la medesima parola, quindi è una figura uguale e contraria all'[[anafora (retorica)|anafora]].<ref>"Le muse", [[De Agostini]], Novara, 1964, Vol. I, pag.270</ref>
 
L'antistrofe non è stata utilizzata solo dai classici, ma è ampiamente presente anche nella tradizione [[bibbia|biblica]] ed [[vangelo|evangelica]], {{chiarire|basticome pensare}} allanella [[Prima lettera ai Corinzi]] di [[san Paolo]].
 
Nella [[poesia]], anche moderna, l' ''antistrofe'' è rintracciabile nello stile lirico ricercato, che prevede la ripetizione della stessa parola.