Dialetto bolognese: differenze tra le versioni

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Per una decisa sistemazione dell'ortografia lessicografica si deve aspettare tuttavia la pubblicazione degli studi di fonetica di Alberto Trauzzi e Augusto Gaudenzi,<ref>{{cita libro |autore=Augusto Gaudenzi |titolo=I suoni le forme e le parole dell'odierno dialetto della citta di Bologna seguito da una serie di antichi testi bolognesi inediti in latino, in volgare, in dialetto |url=http://books.google.com/books?id=SIEQnQEACAAJ |anno=1889 |editore=Tip. Fava e Garagnani |città=Bologna |id=SBN: IT\ICCU\UBO\1064313 }}</ref> che introdussero segni ''esotici'' come la å nonché la s, z ed n col puntino, tentando di dare una grafia unitaria al dialetto che fino ad allora veniva trascritto utilizzando la grafia italiana, assai deleteria per un idioma foneticamente così distante dal [[dialetto toscano|toscano]]. Le notazioni proposte vengono riprese ed elaborate da [[Gaspare Ungarelli]], che nel [[1901]] pubblicò primo dizionario moderno del bolognese.<ref>{{cita libro |autore=Gaspare Ungarelli |titolo=Vocabolario del dialetto bolognese / Gaspare Ungarelli |altri=con una introduzione del prof. Alberto Trauzzi sulla fonetica e sulla morfologia del dialetto |url=http://books.google.it/books/about/Vocabolario_del_dialetto_bolognese.html?id=Ue0sAAAAYAAJ&redir_esc=y |anno=1901 |editore=Tip. Zamorani e Albertazzi |città=Bologna |id=SBN: IT\ICCU\RAV\0139878 }}</ref>
 
In seguito le notazioni lessicografiche introdotte conobbero alterna fortuna negli autori successivi. Nel 1964 [[Alberto Menarini]] non usava nessun diacritico sulle consonanti nel suo saggio ''Bolognese invece: ricerche dialettali''<ref>{{cita libro |autore=Alberto Menarini |titolo=Bolognese invece: ricerche dialettali |url=http://opac.unimi.it/SebinaOpac/Opac?action=documentview&sessID=4BE079E6C8DD0DC6FCAEB668604B1535@9910991&docID=1 |anno=1964 |editore=Alfa |città=Bologna |id=SBN: IT\ICCU\RAV\0041032 }}</ref>; comincia invece a usare il puntino su s, z, n ''in Tizio, Caio e San Petronio, vicende di nomi nel dialetto bolognese''<ref>{{cita libro |autore=Alberto Menarini |titolo=Tizio, Caio e San Petronio : vicende di nomi nel dialetto bolognese |url=http://books.google.it/books/about/Tizio_Caio_e_San_Petronio.html?hl=it&id=ZNYNAQAAIAAJ |anno=1968 |editore= Tamari |città=Bologna |id=SBN: IT\ICCU\SBL\0068140}}</ref> continuando ad evitare la å, invece ripresa, ed affiancata alla ä, dal prof. [[Luciano Canepari]] dell'Università di Venezia e dal suo discepolo [[Daniele Vitali (glottologo)|Daniele Vitali]] con l'introduzione della OLM (Ortografia Lessicografica Moderna) che consente di riprodurre in uno scritto, la reale parlata dialettale senza dovere "indovinarla" riferendosi al contesto della frase. Questa grafia è quella usata nei testi di grammatica del dialetto dello stesso Vitali<ref>{{cita libro |autore=Daniele Vitali |titolo=Dscårret in bulgnaiṡ? Manuale e grammatica del dialetto bolognese. Con 2 CD Audio |url=http://books.google.com/books?id=5fFJPgAACAAJ |altri=con appendice contenente le coniugazioni verbali complete, di [[Roberto Serra]] |anno=2009 |annooriginale =2005 |editore=Alberto Perdisa Editore |città=Ozzano dell'Emilia |isbn=978-88-8372-395-7 }}<br />{{cita libro |autore=Luigi Lepri |autore2=Daniele Vitali |wkautore2=Daniele Vitali (glottologo)|titolo=Dizionario bolognese-italiano, italiano-bolognese |url=http://books.google.com/books?id=iMAQwytfwkoC | annooriginale=2007 |anno=2009 |editore=Pendragon |città=Bologna |isbn=978-88-8342-750-3 }}</ref>e nei Corsi di Bolognese che dal 2002 [[Roberto Serra]] tiene presso il [[Teatro Alemanni]] di Bologna.
 
== Produzione letteraria ==