Giovanni Maria Tolosani (teologo): differenze tra le versioni

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Era contemporaneo e omonimo e forse parente del pittore concittadino [[Giovanni Maria Tolosani]].
 
== La rivoluzione Copernicana ==
Nel [[1546]] scrisse il manoscritto “[[De coelo supremo immobili et terra infima stabili, ceterisque coelis et elementis intermediis mobilibus]]”. Fu questa la prima reazione della Chiesa di Roma al “De Revolutionibus”, uno scritto anonimo di qualche anno prima che, ponendo l'accento su una controversia religiosa, spiegava, con riscontri matematici, il movimento dei pianeti e degli altri corpi celesti sposando la tesi del sistema geocentrico rispetto a quello eliocentrico, pur avvertendo il lettore che questa era solo una teoria che, comunque, spiegava compiutamente i movimenti celesti. Tale teoria fu quindi ripresa da [[Niccolò Copernico]], che aveva il demerito di non conoscere perfettamente le scienze fisiche e l dialettica e di non conoscere bene le sacre scritture che voleva contraddire. <br />
Tolosani, amico di [[Bartolomeo Spina]] (che era il teologo ufficiale di [[Papa Paolo III]] e che aveva l'ossessione della lotta alla magia ed alla stregoneria) con la sua opera denunciò la “falsa” dottrina Copernicana che era in aperto contrasto con la verità assoluta delle sacre scritture. Con le stesse argomentazioni, alcuni decenni più tardi, nel [[1614]], il fiorentino [[Tommaso Caccini]] confuterà le tesi di [[Galileo Galilei]] che sarà poi giudicato dal Sant'Uffizio nel [[1615]].
 
== Il nuovo calendario ==
Tra i suoi meriti quello di avere sposato la tesi della riforma del calendario cercando, come altri religiosi e matematici (tra cui [[Antonio Dolciati]], frate eremitano del Convento di San Gallo, il matematico [[Basilio Lapi]] ed [[Antonio Albizzi]]), di cambiare le abitudini di [[Firenze]] che celebrava il capodanno il 25 marzo. Il [[Calendario Gregoriano]], che si basava tra l'altro sui calcoli di [[Niccolò Copernico]], sarà poi introdotto ufficialmente da [[papa Gregorio XIII]] nel [[1582]].
 
== Le altre opere ==
Tra le sue opere possiamo citare l'“''Expositio in loca difficiliora Sacrae Sripturae''”, il “''De computatione Pascalis''”, il “''Delucidarium rerum antiquarum Sacrarum''”, la “''Disputatio de Sancta Maria Maddalena''”, il “''De maxima solis declinatione''”, il “''De origine Oppidi Collensis''”.<br />
Scrisse anche la “''Vita di S. Antonino Arcivescovo di Firenze''” che fu, appunto Arcivescovo di Firenze dal 1446 al 1549. L'opera fu pubblicata a Firenze nel 1557.
 
== Voci correlate ==
* [[Colle Val d'Elsa]]
 
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