Claudio Tolomei: differenze tra le versioni

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|LuogoNascita = Asciano
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = circa [[1492]] circa
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 23 marzo
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Claudio Tolomei fu un [[poligrafo (autore)|poligrafo]]: scrisse di [[storiografia|storia]], di [[diritto]], di [[critica letteraria]], di [[filologia]], e scrisse orazioni politiche, lettere e [[versi]] fra i quali furono apprezzati alcuni [[sonetto|sonetti]] [[Idillio|idilliaci]]. Nell'opera ''Versi et regole de la nuoua poesia toscana'' del [[1539]], scritto in collaborazione con numerosi allievi, Tolomei espose i precetti per l'applicazione della [[metrica quantitativa]] ([[lingua latina|latina]]) alla [[lingua italiana]], e presentò esempi di versificazione, suoi e di altri, composti secondo la tecnica proposta. Molto importanti furono i dialoghi ''Il polito'' del [[1525]], nel quale combatté le riforme ortografiche proposte dal [[Gian Giorgio Trissino|Trissino]], e ''Il Cesano'' (stampato dal [[Gabriele Giolito de Ferrari|Giolito]] nel [[1555]] senza il consenso dell'autore, ma composto circa trent'anni prima), dedicato alle polemiche sulla lingua italiana fra i fautori della fiorentinità (per es., [[Alessandro de' Pazzi]]) e quelli dell'italianità (per es., [[Gian Giorgio Trissino|Trissino]] e [[Baldassarre Castiglione|Castiglione]]), nel quale Tolomei sostenne la tesi della "toscanità"<ref>[[Pio Rajna]], «Questioni cronologiche concernenti la storia della lingua italiana. IV. Quando fu composto "Il Cesano"»?, ''La Rassegna'', Serie III, Vol. II, anno 1917, pp. 107-137</ref>.
 
=== Accademia della Virtù ===
{{vedi anche|Accademia della Virtù}}
Nel 1542<ref>Altri autori fanno risalire la fondazione all'inverno 1540-1541. Si veda Frédérique Lemerle, "Philandrier et le texte de Vitruve", in ''Mélanges de l'[[École française de Rome]], Italie et Méditerranée'', T. 106, n. 2, 1994, p. 518</ref>, sotto la protezione del cardinale [[Ippolito de' Medici]], fu il fondatore dell<nowiki>'</nowiki>''[[Accademia della Virtù]]''<ref>Detta anche ''Accademia dei Virtuosi''.</ref>, o ''Accademia Vitruviana''. Il sodalizio fu presieduto<ref name="Bruschi86">Arnaldo Bruschi, ''Oltre il Rinascimento. Architettura, città, territorio nel secondo Cinquecento'', ''cit.'', p. 86</ref> dall'[[erudito]] [[Marcello Cervini]], appassionato di [[alchimia]] e architettura e futuro papa con il nome di [[Marcello II]]<ref name="Lemerle518">Frédérique Lemerle, "Philandrier et le texte de Vitruve", ''cit.'', p. 518</ref><ref name="Vasari Zuccari">[[Giorgio Vasari]], ''[[Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori]]. Vita di [[Taddeo Zuccari]]'', ''op. cit.''</ref> e si avvalse del sostegno di una schiera di intellettuali e artisti del [[Rinascimento italiano]] come il [[Jacopo Barozzi da Vignola|Vignola]], [[Bernardino Maffei]]<ref name="Vasari Zuccari"/>, [[Guillaume Philandrier]] detto il Filandro, [[Alessandro Manzuoli]]<ref name="Vasari Zuccari"/>, [[Luca Contile]], [[Annibal Caro]], [[Marc'Antonio Flaminio]], [[Francesco Maria Molza]].
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* ''De le lettere di M. Claudio Tolomei lib. sette. Con una breue dichiarazione in fine di tutto l'ordin de l'ortografia di questa opera'', In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de Ferrari, 1547 ([http://books.google.it/books?id=X9Y7AAAAcAAJ&printsec=frontcover Google libri]); ed. Cornetti, 1585, [http://books.google.it/books?id=MQk8AAAAcAAJ&printsec=frontcover Google libri])
* ''Due orazioni in lingua toscana. Accusa contra Leon Secretario, di secreti riuelati. Difesa'', In Parma: appresso Sette Viotto, 1547 il di primo di Gennaio
* ''Delle lettere di M. Claudio Tolomei libri sette'', Venezia, 1547
** edizione online a cura di Paolo Sanchez, [http://books.google.it/books?id=K9TOJCEV8kYC&source=gbs_navlinks_s ''Delle lettere libri sette''], Napoli, 1829 (visualizzazione completa su [[Google Books]])
* ''Oratione di Monsi. Claudio Tolomei Ambasciator di Siena recitata dinanci ad Henrico II Christianissimo Re di Francia'', In Venetia: per Francesco Marcolini, 1552
* ''Il Cesano, dialogo di m. Claudio Tolomei, nel quale da più dotti huomini si disputa del nome, col quale si dee ragioneuolmente chiamare la volgar lingua'', In Vinegia: appresso Gabriel Giolito De Ferrari, et fratelli, 1555 ([http://books.google.it/books?id=wl09AAAAYAAJ&pg=RA1-PA1 Google libri]) . ''Il Cesano: de la lingua toscana''; edizione critica riveduta e ampliata a cura di Ornella Castellani Pollidori, Firenze: presso l'Accademia della Crusca, 1996