Bathory (gruppo musicale): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m nelle frasi in lingua italiana è difettivo di plurale
Riga 34:
La svolta si completa con il successivo ''[[Hammerheart]]'' ([[1990]]), primo vero album [[Viking metal]], dove la furia [[thrash]] degli esordi viene accorpata con atmosfere epiche ed evocative, accantonando il [[satanismo]] degli esordi con testi che si riferiscono ai [[vichinghi]] e alla [[mitologia norrena]]. Il pubblico e la critica apprezzarono molto e i giornalisti del settore, in seguito, coniarono il termine [[Viking metal|viking]] per definire questo nuovo [[sottogenere]]. Dal disco fu estratto il singolo ''[[One Rode to Asa Bay]]'', l'unico dell'intera carriera dei Bathory, e fu anche girato un video musicale.
 
Con il successivo ''[[Twilight of the Gods]]'' ([[1991]]) la band prosegue lo sviluppo del nuovo genere, aggiungendovi nuovi elementi ed estendendo considerevolmente la schiera dei fansfan.
 
Nel [[1994]] esce ''[[Requiem (Bathory)|Requiem]]'', album controverso poiché i Bathory non smettono di innovare dedicandosi al [[thrash metal]]. Quest'ulteriore cambio di genere non incontra i gusti dei fan che invocano al contrario un ritorno alle sonorità più classiche. Il successivo ''[[Octagon]]'', uscito nel [[1995]] per la [[Black Mark Records]], mentiene uno stile simile a quello dell'album precedente, ricevendo scarso successo da parte di critica e pubblico.
 
Nel [[1996]] [[Quorthon]] decide di accontentare le richieste dei fansfan che chiedevano un ritorno dei Bathory al [[viking metal]], rilasciando ''[[Blood on Ice]]'', un [[concept album]] contente canzoni registrate da [[Quorthon]] nel [[1989]], ma mai pubblicate; il disco riesce nell'intento di riavvicinare ai Bathory i fansfan rimasti delusi dal cambio di genere dei due precedenti album.
 
Nel [[1998]] viene il disco tributo ''[[In Conspiracy with Satan: A Tribute to Bathory]]'', che raccoglie cover di canzoni dei Bathory, realizzate da band della scena [[black metal|black]] e [[death metal]] scandinava come [[Emperor (gruppo musicale)|Emperor]], [[Dark Funeral]] e [[Marduk]].
 
I Bathory tornano sulle scene nel [[2001]], a cinque anni di distanza, con l'album ''[[Destroyer of Worlds]]'', che presenta un connubio tra canzoni viking metal, sullo stile di quelle presenti in ''[[Hammerheart]]'' e ''[[Twilight of the Gods]]'', e altre dalle sonorità thrash metal, più simili a quelle contenute in [[Requiem (Bathory)|Requiem]] e [[Octagon]]. Nonostante l'intento di Quorthon di cercare di avvicinare all'album sia i fansfan dei Bathory del periodo viking che quelli del periodo più thrash/black, l'album non ricevette buone recensioni.
 
Vengono quindi pubblicati ''[[Nordland I]]'' e ''[[Nordland II]]'', rispettivamente nel [[2002]] e nel [[2003]], che segneranno il ritorno alle sonorità epiche del viking e verranno molto apprezzati da critica e fansfan. In quello che era il progetto iniziale, i due album avrebbero dovuto essere parte di una [[tetralogia]] basata sulla [[mitologia norrena]], ma la morte di Quorthon, avvenuta nel giugno 2004 a causa di un attacco cardiaco, ha decretato di fatto la fine sia del progetto che dei Bathory stessi.
 
Nel giugno [[2006]], la [[Black Mark Records]] ha rilasciato la [[compilation|raccolta]] ''[[In Memory of Quorthon]]'', contenente 3 CD con le migliori canzoni dei Bathory e della discografia solista di Quorthon, un libretto di 176 pagine, il [[DVD]] della versione senza tagli del video di ''[[One Rode to Asa Bay]]'', un'intervista al musicista svedese e vari filmati promo inediti.