Congregazione camaldolese: differenze tra le versioni

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La prima comunità femminile camaldolese fu fondata dal beato Rodolfo nel [[1086]] a San Pietro a [[Borgo San Lorenzo|Luco]] di [[Mugello]] ([[Provincia di Firenze|FI]]), con la regola degli eremiti camaldolesi.
 
In Toscana altri monasteri furono a [[Bibbiena]] (sec. XII), nella cui toponomastica oggi è rimasta la ''via delle Monache''; a Quarto di Firenze ([[Monastero di San Giovanni Evangelista di Boldrone|San Giovanni Evangelista di Boldrone]]) e nella casa e [[Chiesa di Sant'Agata (Firenze)|chiesa di Sant'Agata]] in [[via San Gallo]] sempre a Firenze. La comunità di [[Pratovecchio]] nel [[Monastero di San Giovanni evangelista (Pratovecchio)|Monastero di San Giovanni Evangelista]] è tuttora esistente. Numerose le presenze camaldolesi in [[Alta Valle del Tevere]], area nella quale il monachesimo camaldolese ha esercitato una larga influenza a partire dal XII secolo. Nel territorio i camaldolesi sono presenti con la grande abbazia di [[Sansepolcro]] (fondata prima delnel 1013 e divenuta camaldolese tra 1137 e 11871180), l'abbazia di [[Anghiari]], i priorati di San Clemente a Toppole e di San Pietro alla Scatorbia a [[Città di Castello]], la pieve di Santa Maria Annunziata alla Sovara, l'insediamento castrense di Pianettole. Nel territorio di [[Perugia]] sono camaldolesi i monasteri di San Severo e Santa Trinità della Pallotta, mentre in diocesi di [[Assisi]] si ricorda il priorato di Sant'Angelo di Rosciano, tutti e tre dipendenti dall'abate di [[Sansepolcro]].
 
[[File:celle di camaldoli.jpg|thumb|left|Celle dell'eremo di Camaldoli e un monaco che passeggia]]