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L'8ª Armata ottenne importanti successi nei primi giorni dell'offensiva; l'attacco, preceduto nella notte da un potente sbarramento d'artiglieria effettuato da oltre 1.500 cannoni, venne condotto lungo tre direttrici principali. Nel settore costiero il 2° corpo d'armata polacco del generale Anders attraversò il fiume Metauro e marciò da Fano verso [[Pesaro]]; sulla sua sinistra attaccò il I corpo d'armata canadese del generale Burns che raggiunse [[Saltara]] e [[Carroceto]]; più a occidente erano schierate le divisioni britanniche e indiane del 5° corpo d'armata del generale Keightley e del 10° Corpo d'armata del generale McCreery che liberarono [[Montefelcino]] e [[Urbino]]<ref>A. Montemaggi, ''Clausewitz sulla Linea Gotica'', pp. 53-54.</ref>. I tedeschi delle tre divisioni del 76° ''Panzerkorps'' del generale Herr dovettero cedere terreno e ripiegarono sulla linea di resistenza principale dietro il fiume Foglia.
 
Il 30 agosto l'8ª Armata sferrò l'attacco con tre corpi d'armata alla linea del fiume Foglia difesa dalle tre divisioni tedesche del generale Herr, dopo un nuovo massiccio bombardamento d'artiglieria le forze alleate riuscirono a guadagnare terreno soprattutto nel settore della 1ª Divisione canadese del generale Vokes che passò all'attacco nel pomeriggio con il supporto di forti contingenti di carri della 5ª Divisione corazzata del generale Hoffmeister. Mentre alcuni attacchi furono respinti dai paracadusti tedeschi del 4° reggimento, i canadesi poterono sfruttare un errore tattico dello schieramento nemico che, a causa della prematura ritirata di un reparto della 71ª Divisione fanteria, lasciò quasi sguarnito il settore di [[Montecchio (Vallefoglia)|Montecchio]] prima dell'arrivo dei reparti del ''kampfgruppe Schmal'' appartenente alla 26. Panzer-Division. I reparti meccanizzati canadesi alle ore 17.30 avanzarono in profondità a nord del Foglia, occuparono Montecchio e con una brillante manovra attaccarono sul fianco i paracadutisti tedeschi<ref>A. Montemaggi, ''Clausewitz sulla Linea Gotica'', pp. 54-56.</ref>.
 
Il 3 settembre avevano travolto tutte le linee di difesa fortificate, poste in territorio marchigiano, raggiungendo la [[Romagna]]. <br>