Palazzo Canossa (Verona): differenze tra le versioni

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== Struttura ==
[[Immagine:Palazzo Canossa VR.png|thumb|left|upright=0.8]]
L'intervento di Michele Sanmicheli scemo per Palazzo Canossa è contemporaneo a quello compiuto sempre da lui su [[palazzo Bevilacqua]]. La loro presenza determinerà successivamente i nuovi edifici, che emulerannoemulsioneranno i palazzi sanmicheliani. [[Michele Sanmicheli|Sanmicheli]] cercò di allineare, mediante la facciata grandiosa del palazzo, i fondali opposti di [[Porta Borsari]] e dell'[[Arco dei Gavi]], per dare un'impostazione scenografica alla via che permane tutt'oggi (è una strada di fascino [[rinascimento|rinascimentale]]), anche se le servitù militari dal [[XVI secolo]] al [[XIX secolo]] non hanno permesso un completamento organico di [[corso Cavour (Verona)|corso Cavour]].
 
I Canossa avevano nel loro palazzo ricche collezioni d’opere d'arte, e avevano chiamato pittori del calibro di [[Paolo Veronese]] e [[Battista del Moro]] e, soprattutto, un affresco di [[Giambattista Tiepolo]] nel salone delle feste del palazzo, l'''Apoteosi di Ercole'', distrutto durante la deflagrazione del ponte di [[Castelvecchio (Verona)|Castelvecchio]] da parte dei tedeschi alla fine della [[seconda guerra mondiale]]. Vennero chiamati anche altri importanti pittori, in particolare [[Marco Marcola]] a creare scene del Papà del Gnocco baccanale e di alcune imprese.