Operazione Olive: differenze tra le versioni

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==Operazione Olive==
{{vedi anche|Linea Gotica}}
La prima fase dell'attacco, preparato nella massima segretezza e con la massima velocità per impedire ai tedeschi adeguati attestamenti difensivi, prevedeva lo sfondamento alla fine di agosto 1944 del settore adriatico della Linea Gotica ((settore orientale denominato [[Teodorico]]) da parte dell'[[8ª Armata]], costituita dalle forze del [[Commonwealth delle nazioni|Commonwealth]] britannico comandate dal generale [[Oliver Leese]]: la potente forza d'urto, formata da ingenti forze di terra, di cielo e di mare, secondo i piani di Alexander avrebbe fatto credere al generale [[Albert Kesselring]] di essere di fronte al decisivo attacco alla Linea Gotica inducendolo a richiamare truppe tedesche di rinforzo verso l'Adriatico per contenere l'attacco, sguarnendo le difese nell'Appennino centrale e favorendo così il successivo attacco su quel fronte da parte della [[5ª Armata statunitense|5ª Armata]], costituita dalle forze americane comandate dal generale [[Mark W. Clark]]. 
 
La seconda fase prevedeva pochi giorni dopo un pesante attacco da parte della 5ª Armata, da attuarsi su un fronte molto ristretto nel centro dell'Appennino centrale (settore occidentale denominato [[Alarico]]): l'indebolimento delle forze tedesche avrebbe permesso di neutralizzare le loro difese con successo ed incunearsi in profondità, dilagando nella Pianura padana.
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La terza e ultima fase prevedeva l'avvio di una manovra a tenaglia da parte delle punte avanzate della 5ª ed 8ª armata alleate, che nei piani avrebbe costretto la 10ª Armata tedesca del generale Heinrich von Vietinghoff ad abbandonare la Linea Gotica e ritirarsi oltre la linea del [[fiume Po]] per evitare il rischio di accerchiamento, permettendo agli alleati la conquista dell'intera [[Emilia-Romagna]][1].
 
Il piano elaborato dal generale Alexander raggiunse solo parzialmente gli obbiettivi sperati: in quanto la spinta alleata lentamente si esaurì fino a bloccarsi con l'arrivo dell'inverno, impedendo l'attuazione della terza fase: la linea del fronte si stabilizzò a pochi chilometri da [[Bologna]] e lungo la linea del [[fiume Senio]]. Solo la primavera successiva una offensiva fu scatenata dalle forze alleate con l'ausilio delle formazioni del nuovo esercito italiano.
 
Il successo dell'Operazione Olive avrebbe consentito alle forze dell'8ª Armata britannica - secondo alcuni storici - di lanciare un successivo attacco verso l'area nord-Adriatica e raggiungere l'area dei [[Balcani]], che il premier inglese [[Winston Churchill]] desiderava occupare preventivamente per impedire ai [[sovietici]] di ottenere uno sbocco diretto sul [[Mediterraneo]].
 
==Il fronte adriatico (Teodorico)==