Gran Premio d'Olanda 1976: differenze tra le versioni

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===Aspetti sportivi===
La [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], dopo aver annunciato il 5 agosto, la sua volontà di abbandonare la Formula 1 in relazione alle decisioni della FIA in merito al [[Gran Premio di Spagna 1976|Gran Premio di Spagna]],<ref>{{cita news|titolo=Ferrari ora spara a zero|data=6-8-1976|pagina=13|pubblicazione=[[La Stampa]]|accesso=6-3-2012|autore=}}</ref> e aver così perso il [[Gran Premio d'Austria 1976|Gran Premio d'Austria]], ritornò sui suoi passi e, il 23 agosto e decise di ripresentarsi al via. Dopo una riunione a [[Maranello]] al quale parteciparono anche il presidente dell'[[Automobile Club Italiano]] Carpi de' Resmini e l'ingegner Rogano, presidente della [[Commissione Sportiva Automobilistica Italiana|CSAI]], la scuderia ottenne l'impegno a una riforma della CSI, la commissione internazionale che controllava la regolarità delle monoposto, che prevedesse l'entrata di rappresentanti dei costruttori nell'organismo<ref>{{cita news|titolo=La Ferrari ritorna nel "Mondiale"|data=24-8-1976|accesso=8-3-2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|pagina=11}}</ref> Partecipò al gran premio il solo [[Clay Regazzoni]], con [[Niki Lauda]] ancora convalescente, pronto a trasferirsi da [[Salisburgo]] a [[Ibiza (comune)|Ibiza]].<ref name=note>{{cita news|titolo=Lauda a Ibiza Reutemann no all'Olanda|data=24-8-1976|accesso=8-3-2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|pagina=11}}</ref> Anche il ticinese non era in perfetta forma, per via di un infortunio subito giocando a tennis.<ref>{{cita news|titolo=Regazzoni, guai per una costola|data=28-8-1976|accesso=9-3-2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=13|autore=Michele Fenu}}</ref>
[[File:McLaren M26.jpg|left|150pxupright=0.7|thumb|La [[McLaren]] portò all'esordio il nuovo modello [[McLaren M26|M26]], ma solo nelle prove.]]
Inizialmente [[Carlos Reutemann]] annunciò l'abbandono della [[Brabham]], per essere sostituito da [[Rolf Stommelen]].<ref name=note/> Successivamente l'argentino venne confermato dalla casa britannica ancora per questo gran premio, mentre il tedesco, già impegnato nel [[Gran Premio di Germania 1976|Gran Premio di Germania]] proprio con la [[Brabham]], trovò un ingaggio sulla [[Hesketh]].
 
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Lo svizzero individuò negli pneumatici il vero problema della sua vettura, tanto che dichiarò:
 
{{quotecitazione|A [[Circuito di Zandvoort|Zandvoort]] c'è sempre il vento che spinge la sabbia delle dune sulla pista. Se gli pneumatici non si "scaldano" a sufficienza, l'aderenza diventa precaria e non è possibile accelerare a fondo uscendo dalle curve. Anche ì "teams" inglesi hanno guai analoghi, ma in forma minore per la diversa disposizione dei pesi sulle vetture: una [[McLaren]] o una [[March]] è molto più pesante di una Ferrari nella parte posteriore e questo, ovviamente, le avvantaggia in tale situazione. Inoltre, noi non abbiamo mai potuto sperimentare queste gomme.<ref name=sab>{{cita news
|url=
|titolo=Regazzoni in terza fila
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==Gara==
===Resoconto===
[[File:James Hunt - Dutch GP 1976.jpg|thumb|180pxupright=0.8|[[James Hunt]], vincitore della gara su [[McLaren M23]], viene premiato sul gradino più alto del podio.]]
 
[[Ronnie Peterson]] scattò al comando seguito da [[John Watson (automobilismo)|John Watson]], [[James Hunt]], [[Mario Andretti]] e [[Tom Pryce]]. Regazzoni, l'unico ferrarista in gara, passò, tra primo e secondo giro, sia [[Jody Scheckter]] che [[Tom Pryce]], entrando così in zona punti.