Louis-René-Madeleine de Latouche-Tréville: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== Inizi ===
[[File:Cardinaux 1.jpg|thumb|220px|Battaglia nella Baia di Quiberon ([[1759]])]]
Nato in una famiglia di gente di mare, figlio di un [[contrammiraglio]], Latouche-Treville entrò nella [[marina militare]], all'età di 13 anni come [[guardiamarina]] a bordo del ''Dragon'' comandato da un suo zio; prese parte fra l'altro alla battaglia fra [[Inghilterra|inglesi]] e [[Francia|francesi]] nella [[Baia di Quiberon]] (20 novembre [[1759]]) durante la [[guerra dei Sette anni]]. Nel [[1762]] prese servizio su una [[cannoniera]] e partecipò a due battaglie. Successivamente prese parte a numerose campagne in [[Guyana]], [[Santo Domingo (città)|Santo Domingo]] e [[Martinica]] su diverse imbarcazioni. Sebbene fosse stato promosso [[capitano di vascello]] nel settembre [[1768]], poco tempo dopo lasciò la marina per entrare in una compagnia di [[moschettiere|moschettieri neri]]; divenne capitano di [[cavalleria]] e assistente del governatore della Martinica, capitano dei [[dragoni]] ([[1771]]) e di nuovo [[aiutante di campo]]. Tornò infine in Francia ed entrò nuovamente nella Marina militare. Fu promosso [[capitano di vascello]] e nel periodo [[1773]]-[[1775|75]] fu di stanza soprattutto nel porto di [[Rochefort (Charente Marittima)]].
 
=== Guerra di indipendenza americana ===
[[File:Scanlatouchetreville.jpg|thumb|220px|Lettera di Latouche-Tréville]]
Dopo aver partecipato nel [[1776]] a una campagna navale al largo delle coste [[Oceano Atlantico|atlantiche]] prospicienti gli attuali [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a bordo del [[fluyt]] ''Courrier'', fu finalmente reintegrato nel [[Grado militare|grado]] di [[tenente di vascello]] e gli fu affidato il comando della [[corvetta]] ''Rossignol'' utilizzata soprattutto come convoglio di scorta nel [[golfo di Biscaglia]]. La cattura di due navi corsare e tre navi mercantili gli valse la nomina a cavaliere dell'[[Ordine di San Luigi]] nel [[1779]]. Comandò poi la [[Fregata (nave)|fregata]] ''Hermione'' e accompagnò [[Gilbert du Motier de La Fayette|Lafayette]] in America. Dopo due combattimenti vittoriosi contro altrettante fregate inglesi nelle acque prospicienti gli Stati Uniti (giugno [[1780]] e marzo [[1781]]), che gli valsero la nomina a [[capitano di vascello]], nel luglio [[1781]] fu gravemente ferito in uno scontro con quattro fregate britanniche. Nel [[1782]] comandò una squadra di due fregate, L<nowiki>'</nowiki>''Aigle'' e il ''Gloire'', col compito di trasportare in America danaro e uomini. Si scontrò con l<nowiki>'</nowiki>''Hector'', un vascello già francese che era stato catturato dagli inglesi, e nel settembre dello stesso anno iniziò a una [[Lettera di corsa|guerra di corsa]]. Ma dopo soli dieci giorni fu intercettato da una forte squadra inglese e dovette arrendersi; rimase [[prigioniero]] in [[Inghilterra]] fino alla pace. Il suo servizio durante la guerra americana gli valse l'ingresso nella [[Società dei Cincinnati]].
 
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=== Le ultime campagne (1801-1804) ===
[[File:Boulogne.jpg|thumb|320pxupright=1.5|Sconfitta di Nelson ad opera di Latouche-Tréville nei pressi di Boulogne (15 agosto [[1801]])]]
Come comandante della flotta di stanza a Boulogne, Latouche-Tréville respinse per due volte (5 e 15 agosto [[1801]]) gli attacchi di [[Horatio Nelson|Nelson]] vòlti a distruggere la flotta francese. Questi successi, che costituiscono le sole sconfitte subite da [[Horatio Nelson]], diedero a Latouche-Tréville grande prestigio; [[Napoleone Bonaparte]] riteneva Latouche-Tréville, e probabilmente a ragione, il miglior ammiraglio francese. Nel dicembre [[1801]] Latouche-Tréville fu al comando della flotta di stanza a [[Rochefort (Charente Marittima)|Rochefort]] destinata, assieme a quella di stanza a Brest comandata da [[Louis Thomas Villaret de Joyeuse|Villaret]], a combattere [[Toussaint Louverture]] a [[Santo Domingo]]. Latouche-Tréville riconquistò [[Port-au-Prince]] ([[1802]]) e si difese con successo contro le soverchianti forze [[Spagna|spagnole]], trattenendosi nel [[Mar delle Antille]] fino al [[1803]]. Ritornato in patria in cattive condizioni di salute ([[1804]]), al comando della flotta del Mediterraneo impedì agli inglesi di occupare la rada di [[Tolone]]; ma, mentre cercava di mettere in atto il piano di Napoleone volto a forzare il blocco inglese a Tolone, il 19 agosto 1804 morì a bordo della nave ammiraglia ''Bucentaure'' nel porto di Tolone.