Regno di Valencia: differenze tra le versioni

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|altre religioni = [[ebraica]] e [[musulmana]]
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[[File:Reino Valencia XVI.jpg|thumb|200px|Parte meridionale del Regno di Valencia nel XVI secolo]]
Il '''Regno di Valencia''' fu istituito da [[Giacomo I di Aragona|Giacomo I d'Aragona]] (detto ''il Conquistatore'') come regno vassallo della [[Corona d'Aragona]], ma indipendente. Subito dopo la conquista della città di Valencia ai [[Mori (storia)|Mori]], e fu immediatamente ampliato arrivando, in pochi anni alla linea [[Biar]]-[[Busot]], poi fu ulteriormente ampliato da Giacomo I e dai suoi successori. La capitale di questo regno era la città di [[Valencia]].
 
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== Prologo ==
[[File:Mapa de conquesta del Regne de valencia.png|thumb|left|200px|Fasi della conquista del Regno di Valencia corrispondente alla attuale [[Comunità Valenziana]]]]
[[File:Peno de la conquesta.jpg|thumb|200px|left|''Pendón de la Conquista'', bandiera (in origine il drappo era composto da tre teli bianchi, che ora per la vetustà appaiono gialli, cuciti insieme, con quattro bande rosse pitturate ed era anche più grande) esposta dai [[musulmani]] sulla torre della città, per indicare la resa di [[Valencia]] a [[Giacomo I di Aragona|Giacomo il Conquistatore]]]]
Il [[taifa|regno di Taifa]] di Valencia, nel [[1085]], fu tolto agli Amiridi (discendenti dalla famiglia dei Banū Abī ‘Āmir, la famiglia di [[Almanzor]]), conquistato dalle truppe castigliane, guidate da [[Álvar Fáñez]], ex luogotenente del [[El Cid|Cid]], che sino al [[1086]] governò la città di Valencia, per conto del re di [[Castiglia]], [[Alfonso VI di Castiglia|Alfonso VI]], per poi cederla, come compensazione, ad al-Qādir, ex re di [[Toledo]], spodestato, nel [[1084]], da Alfonso VI; al-Qādir divenne re di Valencia e rese omaggio al re di Castiglia ed inoltre si alleò col re di [[Saragozza]], [[al-Muqtadir]], che aveva al suo servizio il Cid, che, nel [[1090]], ottenne dal [[conte di Barcellona]], [[Raimondo Berengario III di Barcellona|Raimondo Berengario III]] il protettorato di tutte le province musulmane a sudovest della [[Catalogna]], praticamente i regni di Saragozza e [[Lleida|Lerida]], che continuarono ad esistere solo formalmente e data l'alleanza stipulata col regno di Valencia, il Cid si recò immediatamente a Valencia, con truppe miste, cristiane e musulmane, divenendo il protettore di al-Qadir.<br />Nel luglio del [[1093]], dopo la morte del suo protetto (al-Qādir era stato ucciso durante una sollevazione a favore degli [[Almoravidi]]), il Cid assediò Valencia, e approfittando del conflitto interno tra i sostenitori e i contrari agli Almoravidi, riuscì ad occuparla, e, nel [[1094]], a liberarla dai filo-almoravidi; la città divenne così un baluardo cristiano contro gli attacchi del sovrano degli [[Almoravidi]], [[Yūsuf Ibn Tāshfīn]], che dopo l'eventuale conquista di Valencia, oltre ai regni di Saragozza e Lerida, avrebbe potuto attaccare la contea di Barcellona ed il regno di Aragona. Dopo essere divenuto signore di Valencia, il Cid rinforzò le difese della città e, nel [[1096]], si alleò col nuovo re d'Aragona, [[Pietro I di Aragona]], dopo che quest'ultimo aveva occupato [[Huesca]].<br />Nel [[1098]], Rodrigo Diaz de Bivar, detto il Cid, occupò Murviedro (l'antica [[Sagunto]]) e [[Almenara (Spagna)|Almenara]] e rese suoi tributari i piccoli regni musulmani dei distretti vicini, ampliando il territorio del Regno.<br />Il Cid morì nel [[1099]], e sua moglie, [[Jimena Díaz|doña Jimena]], fu regina del regno di Valencia.<br />Però, nel [[1102]], dopo aver resistito per tre anni ai continui attacchi del figlio dell'emiro Yūsuf ibn Tāshfīn, [[Ali ibn Yusuf|ʿAlī b. Yūsuf]], chiese aiuto al cugino, Alfonso VI, che, raggiunta Valencia col proprio esercito, ritenne la città indifendibile, anche perché nel frattempo gli Almoravidi avevano attaccato la Castiglia e abbandonò la città, dopo averla data alle fiamme.
 
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== La Conquista di [[Valencia]] ==
[[File:James IIC.JPG|thumb|166px|rightupright|200px|Giacomo I d'Aragona sul trono]]
[[File:División administrativa del Reino de Valencia durante los siglos XIV a XVII.png|thumb|200px|Divisione amministrativa del Regno di Valencia, dal XIV secolo]]
La conquista di Valencia a differenza di quella di Maiorca, venne compiuta con un importante contingente di aragonesi. Nel [[1231]], [[Giacomo I di Aragona|Giacomo I il conquistatore]] si riunì, ad [[Alcañiz]], con il nobile [[Blasco di Alagón]] ed il maestro degli [[Cavalieri Ospitalieri|ospitalieri]], Hugo de Folcalquer, per fissare un piano di conquista dei territori valenciani. Blasco raccomandò di assediare le città della piana ed evitare le città fortificate, tuttavia i primi luoghi ad essere conquistati furono due avamposti arroccati fra le montagne. Il primo fu [[Morella]], al nord di [[Castelló de Rugat|Castellón]], conquistato da Blasco d’Alagon, nel [[1232]], che approfittò della debolezza del governo musulmano locale, mentre Giacomo I andò alla conquista del secondo, [[Ares (Spagna)|Ares]], e da qui si recò a Morella, dove Blasco fece atto di sottomissione e ottenne la città come feudo.<br />Nel [[1233]] venne pianificata la campagna ad [[Alcañiz]], che consistette in tre tappe:
 
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* [[1643]] [[1652]] [[Luigi XIV di Francia]] ''il Re-Sole''
ma nessuno dei due regnò nel Regno di Valencia, che rimase sotto il controllo di [[Filippo IV di Spagna]].
[[File:Philip V 3.jpg|thumb|125pxupright=0.6|Filippo V.]]
Mentre durante la [[Guerra di successione spagnola]], il Regno di Valencia, assieme ai regni d'Aragona e di Maiorca ed alla Catalogna, si schierarono dalla parte dell'[[Carlo VI d'Asburgo|Arciduca Carlo d'Austria]], che si designò come ''Carlo III di Spagna'' (ma non deve essere confuso con il vero [[Carlo III di Spagna]]). Ma la vittoria di [[Filippo V di Spagna|Filippo d'Angiò]], del Casato dei Borboni, che assunse il nome di Filippo V di Spagna, fece sì che, tra il [[1707]] ed il [[1716]], imponesse ai regni di [[Aragona]], [[Maiorca]] e [[Valencia]] ed alla [[Catalogna]] di uniformarsi alle leggi ed alle giurisdizioni [[castiglia]]ne, riducendo i vecchi regni al rango di province castigliane, con la conseguente perdita dello status di regno e la soppressione dei propri ''fueros'' (leggi ed editti propri di ogni regno).