Costituzione belga: differenze tra le versioni

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== Aspetti storici ==
[[File:Gouvernement provisoire.PNG|thumb|right|300pxupright=1.4|<center>'' Il Governo provvisorio del Belgio. Da sinistra a destra: [[Alexandre Gendebien]], [[André Jolly]], [[Charles Rogier]], [[Louis de Potter]], [[Sylvain Van de Weyer]], [[Feuillien de Coppin]], [[Félix de Mérode]], [[Joseph Vanderlinden]] et [[Emmanuel Van der Linden d'Hooghvorst]] ''<center/>]]
 
Nel 1830, dopo la [[Rivoluzione di luglio]] in [[Francia]], l’unione dei cattolici e dei liberali, opposti a [[Guglielmo I dei Paesi Bassi]], mosse il [[Belgio]] a separarsi violentemente dai [[Paesi Bassi]]. Il 26 settembre 1830 la Commissione (''Commission administrative'') proclamò il Governo provvisorio.
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== Le libertà fondamentali ==
[[File:Colonne du Congrès Bxl.03.JPG|thumb|right|300pxupright=1.4|<center>''Agli angoli della Colonna del Congresso, rappresentazione delle libertà costituzionali; da sinistra a destra: libertà di culto, di associazione, d’insegnamento e (non visibile) libertà di stampa''<center/>]]
Nel [[1831]], il potere costituente si pone il compito di fissare un elenco dei diritti fondamentali per tutti i Belgi. In questo si ispira alla [[Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino]] (1789), alle Costituzioni francesi dal [[1789]], alla [[Legge fondamentale del Regno dei Paesi Bassi]] ed ai diritti della Gran Bretagna. La scelta di inscrivere i diritti fondamentali nella Costituzione piuttosto che in un atto normativo separato consente di affermare la supremazia di questi diritti, soprattutto in sede giudiziaria<ref>F. Delpérée, ''La Constitution de 1830 à nos jours'', Éditions Racine, Bruxelles, 2006, p. 18.</ref>.
La maggior parte dei nuovi diritti costituzionali vengono sanciti in opposizione all'[[Ancien Régime]] ed al dominio olandese; altri sono stati introdotti successivamente con lo sviluppo, soprattutto i diritti in materia socio-economica.
 
{{quotecitazione|''Nello Stato non vi sono distinzioni di ordini. </br> I Belgi sono uguali davanti alla legge; </br> solo essi possono accedere agli impieghi civili e militari, </br> salvo le eccezioni che la legge può stabilire per casi particolari. </br> E’ garantita l’eguaglianza di donne ed uomini.''</br>(Art. 10 della Costituzione)}}
 
Tutti i Belgi, donne o uomini<ref>Art. 11 bis della Costituzione</ref>, sono uguali davanti alla legge<ref>Art. 10 della Costituzione</ref> e non possono essere oggetto di discriminazioni<ref>Art. 11 della Costituzione</ref>. E’ loro garantito il diritto di condurre una vita in condizioni proprie della dignità umana<ref>Art. 23 della Costituzione</ref>.
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È garantita la libertà di culto<ref>Art. 19 della Costituzione</ref>; è esclusa la possibilità di vietare o costringere a rispettare una fede religiosa<ref>Art. 20 della Costituzione</ref>. Una serie di norme riconosce la libertà di insegnamento<ref>Art. 24 della Costituzione</ref>, di stampa<ref>Art. 25 della Costituzione</ref> e l’utilizzo delle lingue<ref>Art. 30 della Costituzione</ref>.
 
{{quotecitazione|''L’impiego delle lingue in uso in Belgio è facoltativo;</br> può essere regolato solo dalla legge, </br> e solo per gli atti pubblici e per gli affari giudiziari.''</br>(Art. 30 della Costituzione)}}
 
Nel XIX secolo questo catalogo di libertà faceva sì che la Costituzione belga fosse considerata la più liberale d’Europa<ref>Stoica, Stan (cur.), ''Dicţionar de Istorie a României'', Ed. Merona, Bucarest, 2007, p. 88.</ref>.
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=== La libertà di riunione ===
{{quotecitazione|''Il domicilio è inviolabile; nessuna visita a domicilio non può svolgersi che nei casi e nelle forme previste dalla legge.''}} (Articolo 15 della Costituzione belga)
 
{{quotecitazione|''I belgi hanno il diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi, nel rispetto delle leggi che possono regolare l'esercizio di questo diritto, senza bisogno di autorizzazione. </br> Questa disposizione non si applica alle riunioni all'aria aperta, che rimangono regolate dalle leggi di polizia.''}} (Articolo 26 della Costituzione belga)
 
In un luogo privato, tutte le riunioni non aperte al pubblico sono autorizzate, senza bisogno di autorizzazione.
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'''Jean-Baptiste Bivort sull’importanza della tutela della libertà di stampa''' <br/></div></div></div>
 
{{quotecitazione|''La stampa è libera; in nessun caso potrà prevedersi la censura; non può essere richiesto un deposito cauzionale a scrittori, editori o stampatori. </br>Quando l’autore è noto e domiciliato in Belgio, l’editore, lo stampatore o il distributore non possono essere perseguiti.''|Art. 25 della Costituzione.}}
 
Il [[Congresso Nazionale del Belgio|Congresso Nazionale]], quando predispose questo articolo (che non è mai stato modificato rispetto al testo originario), prefigurò la libertà di stampa nel senso più ampio ed assoluto. Essendovi il divieto di censura preventiva, qualsiasi cosa può essere pubblicata su carta. L’uso del termine "stampa" richiama solo ciò che è scritto o stampato (giornale, libro, rivista, etc.), sicché gli altri mezzi di comunicazione (diffusioni radiofoniche o televisive, pubblicazione sui siti internet, etc.) non godono della medesima protezione.
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== La suddivisione dei poteri ==
 
{{quotecitazione|''Tutti i poteri promanano dalla Nazione. </br> Essi sono esercitati nelle forme stabilite dalla Costituzione''|Art. 33 della Costituzione}}
 
=== Il potere federale ===
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Il [[potere legislativo]] [[federalismo|federale]] è attribuito al Re ed al Parlamento bicamerale, composto dalla [[Camera dei Rappresentanti del Belgio|Camera dei Rappresentanti]] e dal [[Senato (Belgio)|Senato]].
 
{{quotecitazione|''Il potere legislativo federale è esercitato collettivamente dal Re, dalla Camera dei Rappresentanti e dal Senato.''|Art. 36 della Costituzione.}}
 
Nella maggior parte delle materie, la competenza della [[Camera dei Rappresentanti del Belgio|Camera dei Rappresentanti]] prevale su quella del [[Senato (Belgio)|Senato]]. In materie determinate (procedure di naturalizzazione, responsabilità dei ministri, bilancio e contingenti delle Forze armate) il [[Senato (Belgio)|Senato]] non ha competenza legislativa (Art. 74 Cost.)
===== La Camera dei Rappresentanti =====
[[Immagine:Parlement fédéral belge.JPG|thumb|200px|right|Il Palazzo della Nazione, sede del Parlamento federale belga.]]
 
La "[[Camera dei Rappresentanti del Belgio|Camera dei Rappresentanti]]" costituisce la [[camera bassa]] del [[Parlamento Federale del Belgio|Parlamento federale]]. Nel rapporto fra il Senato e la Camera dei Rappresentanti, spesso prevalgono le deliberazioni di quest’ultima. Le due Camere hanno una posizione paritaria solo in determinate materie, come per le procedure di revisione della Costituzione e per le “leggi speciali” che richiedono particolari quorum di approvazione.
 
{{quotecitazione|''I membri della Camera dei rappresentanti sono eletti direttamente dai cittadini che abbiano compiuto i 18 anni e che non si trovino in uno dei casi di esclusione dal voto previsti dalla legge. <br/>Ogni elettore ha diritto ad un solo voto.''|Art. 61 della Costituzione}}
 
La Costituzione prevede l’elezione a suffragio universale diretto, introdotto per gli uomini il {{data|7|febbraio|1921}} e per le donne solo dal {{data|27|marzo|1948}}.
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===== Il Re =====
[[Immagine:The Belgian Constitution-Leopold I.JPG|thumb|left|200px||Il Re trae i suoi poteri dalla Costituzione non da Dio.]]
 
<div align="right" class="thumb tright"><div class="thumbinner" style="width:300px;"><div class="thumbcaption"><p align=justify>
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'''Il rapporto della Commissione incaricata di esaminare i poteri costituzionali del Re del 1949 valuta di limitare il potere del Re quale comandante delle Forze armate.''' <br /></div></div></div>
 
[[Immagine:Leopold I of Belgium 1.jpg|thumb|150px|rightupright=0.7|Il Re [[Leopoldo I del Belgio]], primo re dei Belgi.]]
 
Al Re è attribuito il potere esecutivo federale (art. 37 Cost.). I poteri del Re raramente sono individuali e richiedono la controfirma di un ministro del Governo federale (art. 106 Cost.).
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I ministri rispondono innanzi alla [[Camera dei Rappresentanti del Belgio|Camera dei Rappresentanti]]<ref>Art. 101 Cost.</ref> ed hanno una piena libertà di parola<ref>Artt. 101 e 104 Cost.</ref>.
 
{{quotecitazione|''I ministri sono responsabili innanzi alla Camera dei rappresentanti. </br> I ministri non potranno essere perseguiti o indagati per le opinioni espresse nell’esercizio delle loro funzioni.''|Art. 101 Cost.}}
 
Secondo la convenzione costituzionale il Consiglio dei ministri federale assume le proprie decisioni secondo il metodo del “[[consensus (diritto)|consensus]]”, secondo il principio del «sottomettersi o dimettersi».
 
==== La Giustizia ====
[[Immagine:Palais justice bruxelles global.jpg|thumb|200px|right|Il Palazzo di giustizia di [[Bruxelles]].]]
 
Il [[potere giudiziario]] decide il contenzioso ed è esercitato nelle Corti e nei Tribunali.
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La Costituzione prevede una [[riserva di legge]] in materia di organizzazione della giurisdizione, che è attuata secondo le leggi dell’ordinamento giudiziario (''code judiciaire'').
 
{{quotecitazione|''Nessun tribunale e nessun organo giudiziario contenzioso può essere istituito se non in virtù di una legge. Non possono essere creati Commissioni o tribunali straordinari, quale che sia la loro denominazione''|Art. 146 della Costituzione}}
Nella Costituzione sono previsti alcuni organi giudiziari: la [[Corte di cassazione]]<ref>Art. 147 Cost.</ref>, il Consiglio superiore della Giustizia (''Conseil supérieur de la Justice'')<ref>Art. 151 Cost. </ref> e cinque [[Corte d'appello|Corti d’appello]]<ref>Art. 156 Cost.</ref>.
 
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Ha previsione costituzionale la "eccezione di illegalità", secondo la quale, nei casi in cui un decreto o un regolamento sono contrari alle legge, il giudice deve disapplicarli.
 
{{quotecitazione|''Le corti e i tribunali non daranno applicazione ai decreti ed ai regolamenti di carattere generale, provinciale o locale che non siano conformi alle leggi.''|Art. 159 della Costituzione}}
 
In materia di contenzioso giudiziario, si distingue fra giudizi in materia civile<ref >Si intendono per diritti civili tutti i diritti non rientranti nei diritti politici</ref> e quelli relativi ai diritti politici<ref>I diritti politici sono lo ius suffragii (diritto di elettorato attivo e passivo); lo ius honorum (diritto di accedere ad una funzione pubblica); lo ius militiae (diritto di accedere ad una carica militare); lo ius tributi (diritto di pagare le imposte); il diritto di ottenere il trattamento economico di disoccupazione </ref>. La legge stabilisce i casi nei quali i diritti politici sono sottoposti alla giurisdizione dei [[giudice amministrativo|Tribunali amministrativi]].