Costituzione belga: differenze tra le versioni
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== Aspetti storici ==
[[File:Gouvernement provisoire.PNG|thumb|
Nel 1830, dopo la [[Rivoluzione di luglio]] in [[Francia]], l’unione dei cattolici e dei liberali, opposti a [[Guglielmo I dei Paesi Bassi]], mosse il [[Belgio]] a separarsi violentemente dai [[Paesi Bassi]]. Il 26 settembre 1830 la Commissione (''Commission administrative'') proclamò il Governo provvisorio.
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== Le libertà fondamentali ==
[[File:Colonne du Congrès Bxl.03.JPG|thumb|
Nel [[1831]], il potere costituente si pone il compito di fissare un elenco dei diritti fondamentali per tutti i Belgi. In questo si ispira alla [[Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino]] (1789), alle Costituzioni francesi dal [[1789]], alla [[Legge fondamentale del Regno dei Paesi Bassi]] ed ai diritti della Gran Bretagna. La scelta di inscrivere i diritti fondamentali nella Costituzione piuttosto che in un atto normativo separato consente di affermare la supremazia di questi diritti, soprattutto in sede giudiziaria<ref>F. Delpérée, ''La Constitution de 1830 à nos jours'', Éditions Racine, Bruxelles, 2006, p. 18.</ref>.
La maggior parte dei nuovi diritti costituzionali vengono sanciti in opposizione all'[[Ancien Régime]] ed al dominio olandese; altri sono stati introdotti successivamente con lo sviluppo, soprattutto i diritti in materia socio-economica.
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Tutti i Belgi, donne o uomini<ref>Art. 11 bis della Costituzione</ref>, sono uguali davanti alla legge<ref>Art. 10 della Costituzione</ref> e non possono essere oggetto di discriminazioni<ref>Art. 11 della Costituzione</ref>. E’ loro garantito il diritto di condurre una vita in condizioni proprie della dignità umana<ref>Art. 23 della Costituzione</ref>.
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È garantita la libertà di culto<ref>Art. 19 della Costituzione</ref>; è esclusa la possibilità di vietare o costringere a rispettare una fede religiosa<ref>Art. 20 della Costituzione</ref>. Una serie di norme riconosce la libertà di insegnamento<ref>Art. 24 della Costituzione</ref>, di stampa<ref>Art. 25 della Costituzione</ref> e l’utilizzo delle lingue<ref>Art. 30 della Costituzione</ref>.
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Nel XIX secolo questo catalogo di libertà faceva sì che la Costituzione belga fosse considerata la più liberale d’Europa<ref>Stoica, Stan (cur.), ''Dicţionar de Istorie a României'', Ed. Merona, Bucarest, 2007, p. 88.</ref>.
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=== La libertà di riunione ===
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In un luogo privato, tutte le riunioni non aperte al pubblico sono autorizzate, senza bisogno di autorizzazione.
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'''Jean-Baptiste Bivort sull’importanza della tutela della libertà di stampa''' <br/></div></div></div>
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Il [[Congresso Nazionale del Belgio|Congresso Nazionale]], quando predispose questo articolo (che non è mai stato modificato rispetto al testo originario), prefigurò la libertà di stampa nel senso più ampio ed assoluto. Essendovi il divieto di censura preventiva, qualsiasi cosa può essere pubblicata su carta. L’uso del termine "stampa" richiama solo ciò che è scritto o stampato (giornale, libro, rivista, etc.), sicché gli altri mezzi di comunicazione (diffusioni radiofoniche o televisive, pubblicazione sui siti internet, etc.) non godono della medesima protezione.
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== La suddivisione dei poteri ==
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=== Il potere federale ===
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Il [[potere legislativo]] [[federalismo|federale]] è attribuito al Re ed al Parlamento bicamerale, composto dalla [[Camera dei Rappresentanti del Belgio|Camera dei Rappresentanti]] e dal [[Senato (Belgio)|Senato]].
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Nella maggior parte delle materie, la competenza della [[Camera dei Rappresentanti del Belgio|Camera dei Rappresentanti]] prevale su quella del [[Senato (Belgio)|Senato]]. In materie determinate (procedure di naturalizzazione, responsabilità dei ministri, bilancio e contingenti delle Forze armate) il [[Senato (Belgio)|Senato]] non ha competenza legislativa (Art. 74 Cost.)
===== La Camera dei Rappresentanti =====
[[Immagine:Parlement fédéral belge.JPG|thumb
La "[[Camera dei Rappresentanti del Belgio|Camera dei Rappresentanti]]" costituisce la [[camera bassa]] del [[Parlamento Federale del Belgio|Parlamento federale]]. Nel rapporto fra il Senato e la Camera dei Rappresentanti, spesso prevalgono le deliberazioni di quest’ultima. Le due Camere hanno una posizione paritaria solo in determinate materie, come per le procedure di revisione della Costituzione e per le “leggi speciali” che richiedono particolari quorum di approvazione.
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La Costituzione prevede l’elezione a suffragio universale diretto, introdotto per gli uomini il {{data|7|febbraio|1921}} e per le donne solo dal {{data|27|marzo|1948}}.
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===== Il Re =====
[[Immagine:The Belgian Constitution-Leopold I.JPG|thumb|left
<div align="right" class="thumb tright"><div class="thumbinner" style="width:300px;"><div class="thumbcaption"><p align=justify>
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'''Il rapporto della Commissione incaricata di esaminare i poteri costituzionali del Re del 1949 valuta di limitare il potere del Re quale comandante delle Forze armate.''' <br /></div></div></div>
[[Immagine:Leopold I of Belgium 1.jpg|thumb|
Al Re è attribuito il potere esecutivo federale (art. 37 Cost.). I poteri del Re raramente sono individuali e richiedono la controfirma di un ministro del Governo federale (art. 106 Cost.).
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I ministri rispondono innanzi alla [[Camera dei Rappresentanti del Belgio|Camera dei Rappresentanti]]<ref>Art. 101 Cost.</ref> ed hanno una piena libertà di parola<ref>Artt. 101 e 104 Cost.</ref>.
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Secondo la convenzione costituzionale il Consiglio dei ministri federale assume le proprie decisioni secondo il metodo del “[[consensus (diritto)|consensus]]”, secondo il principio del «sottomettersi o dimettersi».
==== La Giustizia ====
[[Immagine:Palais justice bruxelles global.jpg|thumb
Il [[potere giudiziario]] decide il contenzioso ed è esercitato nelle Corti e nei Tribunali.
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La Costituzione prevede una [[riserva di legge]] in materia di organizzazione della giurisdizione, che è attuata secondo le leggi dell’ordinamento giudiziario (''code judiciaire'').
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Nella Costituzione sono previsti alcuni organi giudiziari: la [[Corte di cassazione]]<ref>Art. 147 Cost.</ref>, il Consiglio superiore della Giustizia (''Conseil supérieur de la Justice'')<ref>Art. 151 Cost. </ref> e cinque [[Corte d'appello|Corti d’appello]]<ref>Art. 156 Cost.</ref>.
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Ha previsione costituzionale la "eccezione di illegalità", secondo la quale, nei casi in cui un decreto o un regolamento sono contrari alle legge, il giudice deve disapplicarli.
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In materia di contenzioso giudiziario, si distingue fra giudizi in materia civile<ref >Si intendono per diritti civili tutti i diritti non rientranti nei diritti politici</ref> e quelli relativi ai diritti politici<ref>I diritti politici sono lo ius suffragii (diritto di elettorato attivo e passivo); lo ius honorum (diritto di accedere ad una funzione pubblica); lo ius militiae (diritto di accedere ad una carica militare); lo ius tributi (diritto di pagare le imposte); il diritto di ottenere il trattamento economico di disoccupazione </ref>. La legge stabilisce i casi nei quali i diritti politici sono sottoposti alla giurisdizione dei [[giudice amministrativo|Tribunali amministrativi]].
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