Giovanni Sarkander: differenze tra le versioni

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==Biografia==
[[File:Saint Zdislava and Saint John Sarkander.jpg|thumb|left|200px|San Giovanni Sarkander e [[santa Zdislava]] in una [[vetrata]] della chiesa dei santi [[Cirillo e Metodio]] a [[Olomouc]].]]
Nacque a [[Skoczów]] (ai tempi nel [[Ducato di Teschen]], facente parte del [[regno di Boemia]], oggi in [[Polonia]]<ref name=santi/>), dal [[boemia|boemo]] Gregorio Mattia Sarkander e dalla polacca Helena Górecka; entrambi erano alle loro seconde nozze<ref name=vatican/>. Gregorio morì nel [[1589]] e la madre si trasferì con Giovanni e gli altri figli (Nicola, Paolo, Venceslao e una femmina) a [[Příbor]], in [[Moravia]], presso un figlio di primo letto di Helena, Matteo Vlcnovsky, che era sacerdote: ivi Giovanni frequentò la scuola parrocchiale, quindi il collegio dei [[gesuiti]] ad [[Olomouc]] (col fratello Nicola), l'[[università di Praga]] e infine la facoltà di [[teologia]] di [[Graz]]<ref name=vatican/><ref name=catholic/>. Quest'ultima la interruppe nel [[1606]] per sposare Anna Platská, rampolla di una nobile famiglie [[luteranesimo|luterana]], ma la ragazza morì prima delle nozze, così Giovanni riprese gli studi dando gli esami di teologia il [[21 dicembre]] [[1607]], e ricevendo gli [[ordini minori]] il giorno seguente da parte del cardinale [[Franz Seraph von Dietrichstein]], nel [[Palazzo dell'Arcivescovo di Kroměříž]]<ref name=santi/>. Venne consacrato sacerdote a [[Brno]] il [[22 marzo]] [[1608]], lavorando nel periodo successivo in diverse parrocchie e diocesi nei dintorni di Olomouc<ref name=vatican/><ref name=santi/>.
 
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Nel 1618 i nobili protestanti boemi si ribellarono all'imperatore [[Ferdinando II d'Asburgo|Ferdinando II]] (rivolta che sarebbe culminata con la [[Defenestrazione di Praga (1618)|Defenestrazione di Praga]]), riprendendo il controllo della Moravia e rendendo così difficile l'operato di Giovanni<ref name=vatican/><ref name=catholic/>. In seguito all'arresto di Ladislav e all'allontanamento dei gesuiti nel maggio [[1619]], Giovanni andò in pellegrinaggio al [[Santuario di Częstochowa]], soggiornando a [[Cracovia]] per cinque mesi, per poi tornare a Holešov a fine novembre<ref name=vatican/><ref name=catholic/><ref name=santi/>. Poco dopo il re polacco [[Sigismondo III di Svezia|Sigismondo III]], che stava marciando attraverso la Moravia per andare in aiuto dell'Imperatore d'Austria, saccheggiò la regione: risparmiò però Holešov dove i fedeli, capeggiati da Sarkander e dal cappellano Samuele Tucek, andarono incontro alle truppe polacche in processione eucaristica<ref name=vatican/><ref name=catholic/><ref name=santi/>.
 
[[File:Sarkandrova kaple - epitaf detail.jpg|thumb|left|200px|Dettaglio della tortura di Giovanni Sarkander nella sua cappella a Olomouc.]]
A questo punto Bitowsky colse l'occasione per accusare Giovanni di tradimento e lo fece arrestare e portare ad [[Olomouc]] per il processo<ref name=vatican/><ref name=catholic/> (Giovanni aveva cercato, inutilmente, di rifugiarsi al castello di [[Tovačov]] e poi nei boschi circostanti<ref name=santi/>). La commissione era interamente composta da protestanti, fatta eccezione per il giudice cattolico Johann Scintilla che fu costretto a presenziare, e che fece poi avere un resoconto degli eventi al cardinale von Dietrichstein<ref name=catholic/>. Sarkander, anche per essersi rifiutato di violare il [[segreto confessionale]] nei riguardi di Ladislav, venne sottoposto tre volte, nel febbraio del [[1620]], a diverse torture fra cui quella del [[tratto di corda]]<ref name=vatican/><ref name=catholic/><ref name=santi/>. I supplizi vennero interrotti su insistenza di Scintilla<ref name=santi/>, ma Sarkander morì in prigione, dopo un mese di agonia, il [[17 marzo]] [[1620]]<ref name=vatican/><ref name=catholic/>.
 
==Culto==
[[File:OlomoucCathedralSarkander.JPG|thumb|250px|Reliquiario che contiene i resti di san Giovanni Sarkander nella [[cattedrale di Olomouc]].]]
Subito dopo la sua morte, il popolo prese a venerarlo e a chiederne la [[beatificazione]]<ref name=catholic/><ref name=santi/>. Il processo venne cominciato da [[papa Benedetto XIV]], però venne interrotto<ref name=catholic/>; fu portato a termine da [[papa Pio IX]] il [[6 maggio]] [[1860]]<ref name=vatican/><ref name=catholic/>. Nel processo venne evidenziato che il suo martirio fu causato dall'odio verso la fede cattolica, con la mera copertura di ragioni politiche<ref name=vatican/><ref name=santi/>. Venne poi canonizzato il [[21 maggio]] [[1995]] da [[papa Giovanni Paolo II]], durante una cerimonia ad Olomouc<ref name=santi/>.