Jules Bastien-Lepage: differenze tra le versioni

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[[File:§§Bernhardt, Sarah (1844-1923) par Jules Bastien-Lepage (1848-1884) - 1879.jpg|thumb|right|300pxupright=1.4|''Sarah Bernhardt, 1879.'']]
{{bio
|Nome=Jules
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==Riflessioni su un'opera==
[[File:Les foins.jpg|thumb|left|250px|''La fienagione, 1877.'']]
 
''"La fienagione''" del [[1877]]. Una lunga analisi descrittiva di questo quadro fatta dal critico Paul Mantz permette di comprendere meglio la complessità delle reazioni che, all'epoca, suscitò quest'immagine di un momento di riposo durante il pesante lavoro:
{{quotecitazione|Questa contadina è un monumento alla sincerità, un tipo di cui ci si ricorderà sempre. È molto abbronzata dal sole, è brutta, ha la testa squadrata e mal formata; è la riproduzione implacabilmente fedele di una giovane campagnola che non si è mai guardata nello specchio dell'ideale. Ma in questa bruttezza vi è un'anima. Questa falciatrice così vera, con gli occhi fissi verso un orizzonte misterioso è assorbita da un pensare confuso, da una sorta di sogno istintivo, la cui intensità si sovrappone allo stordimento provocato dal forte odore dell'erba tagliata. Il suono di una campana, il richiamo del capo falciatore la sottrarranno ben presto alla sua conteplazione muta. Ella riprenderà il suo duro lavoro e rientrerà nella fatalità della vita rale. Ma durante questa rude giornata l'anima avrà avuto la sua pausa di riposo. Di tutti i quadri del Salon, compresi quelli religiosi, la composizione di Bastien-Lepage è quella che contiene più frutti del pensiero<ref>Fonte: ''Les peintres et le paysan au XIXe siècle'', Skira Editore.</ref>}}
 
==Émile Zola e Bastien-Lepage==
[[File:Bastien Lepage La Communiante.jpg|thumb|right|250px|La Prima Comunione]]
 
Si pretende talvolta che [[Émile Zola|Zola]] abbia abbandonato gli impressionisti, non avendoli compresi, per volgersi verso pittori come Bastien-Lepage di cui egli riconobbe il talento di ritrattista sin dal [[1876]] e di cui fu amico. Ma una lettura più attenta dei testi mostra come ciò non sia. Fedele al suo metodo critico, che constata e analizza le evoluzioni oggettive della storia dell'arte più che definirne le regole, Zola fa vedere come Bastien-Lepage, formato da [[Alexandre Cabanel|Cabanel]], abbia soltanto subito inconsciamente l'influenza della "formula impressionista" di cui egli consacra il trionfo nel renderla insulsa e ponendola ingegnosamente alla portata del pubblico. Ma il successo di Bastien-Lepage agli occhi di Zola si rivolta contro il pittore stesso: le vere personalità sono sempre esposte all'ostilità della folla.... « ''Tutti i veri creatori, agli inizi della loro carriera, hanno sempre incontrato una forte resistenza. È questa una regola assoluta, che non ammette eccezioni. Invece a lui vanno gli applausi; cattivo segno ....'' »<ref>Lettres de Paris. Nouvelles litteraires et artistiques. Le Messager de Paris</ref>.
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* {{en}} [http://www.artcyclopedia.com/artists/bastien-lepage_jules.html ArtCyclopedia: Jules Bastien-Lepage]
* [http://bastien-lepage.blogspot.com/2008/01/e-benezit.html E. Benezit, ''Dictionnaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs'' ]
[[File:Bastien-Lepage Autoportrait.jpg|thumb|center|240px|<center>'''Jules Bastien-Lepage'''<br /><small>Autoritratto, 1875.</small></center>]]