Serrata del Maggior Consiglio: differenze tra le versioni

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Il 25 novembre [[1289]] era stato eletto nuovo doge [[Pietro Gradenigo]], capo del partito aristocratico. Gli ci vollero sei anni prima di sentirsi in condizione di ripresentare la proposta di chiusura del Consiglio, ma alla fine, il 6 marzo [[1296]], la legge venne messa ai voti. Seppure con un margine risicato, la proposta venne ancora una volta respinta. Il 29 settembre di quell'anno, il Maggior Consiglio venne dunque rinnovato come da tradizione, con la nomina di quattro elettori incaricati di scegliere i nuovi membri dell'assemblea: si trattava però dell'ultima volta. Il nuovo consiglio si mostrò infatti orientato con maggior decisione verso la parte aristocratica.
 
Presentata per la terza volta il [[28 febbraio]] [[1296]] ''[[More Veneto]]'' (corrispondente al 28 febbraio 1297 nel calendario del resto d'Europa), la legge di chiusura venne infine approvata. Questo provvedimento apriva di diritto il Maggior Consiglio a tutti coloro che già ne avessero fatto parte nei quattro anni precedenti e, ogni anno, a quaranta sorteggiati tra i loro discendenti.
 
==== Caratteristiche del provvedimento ====