Inanna: differenze tra le versioni

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[[File:Kudurru Melishipak Louvre Sb23 Ishtar-star.jpg|thumb|300px|Dettaglio di un ''[[kudurru]]'' del re babilonese [[Meli-Šipak]] (1186–1171 a.C.), conservato al Museo Louvre di Parigi. La stella a otto punte, che indica il pianeta Venere, è il simbolo della dea mesopotamica Inanna/Ištar.]]
 
'''Inanna''' (cuneiforme sumerico: [[File:Cuneiform sumer dingir.jpg|100x23px]][[File:Cuneiform sumer inana.jpg|100x23px]], <sup>[[Dingir|d]]</sup>NIN.AN.NA, forse con il significato di "Signora Cielo"<ref>Da Nin.ana, Jeremy Black e Anthony Green, p. 108</ref>, anche <sup>[[Dingir|d]]</sup>MÚŠ<ref>Il segno MÚŠ che rappresenta il suo nome deriva da un arcaico pittogramma che indica lo stelo arrotolato di una canna. Leick </ref> con il significato di "Splendente"; in dialetto emesal: ''gašan.an.na'') è la dea [[sumera]] della fecondità, della [[bellezza]] e dell'[[amore]], inteso come relazione erotica (con l'epiteto di ''nu.gig'') piuttosto che coniugale <ref>Leick. Da tener presente che per Black e Green «Inana is not a goddess of marriage, nor is she a mother goddess»</ref>; successivamente assimilata alla dea accadica, quindi babilonese e assira, [[Ištar]]. ÈInanna/Ištar è la più importante divinità femminile mesopotamica.