Periodo Meiji: differenze tra le versioni

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Quando gli [[Stati Uniti]] lanciarono il loro attacco nel [[1853]] con le [[navi nere]] al comando del [[Matthew Perry (ufficiale di marina)|commodoro Matthew Perry]], lo shogunato cedette e nel [[1854]] firmò la [[convenzione di Kanagawa]] con cui si aprirono diversi porti al commercio e i giapponesi si impegnarono a sostenere e proteggere i marinai americani. Nel [[1853]], un mese dopo Perry, era arrivata la delegazione russa capitanata dal controammiraglio [[Evfimij Vasil'evič Putjatin]], e nonostante questa perse molte delle proprie navi nello [[tsunami]] del [[1854]], nel [[1855]] la Russia e il Giappone firmarono il [[trattato di Shimoda]], con cui il Giappone concedeva molti degli stessi diritti ai russi e cedeva parte dell'isola di Sachalin. La Russia, dunque, rappresentava per il Giappone più una minaccia territoriale e militare che una minaccia economica e commerciale.
 
Ponendo fine alla politica di isolamento, nel [[1858]] il Giappone firmò dei trattati ineguali, inizialmente con gli Stati Uniti (29 luglio), poi con l’Olanda ( 18 agosto), la Russia (19 agosto), l’Inghilterra (26 agosto) e la Francia (9 ottobre), che consentirono “l’apertura dei porti” <ref> Halliday,'' Storia del Giappone contemporaneo, p. 21 </ref> e lo sviluppo del commercio straniero. La cessione al ricatto militare fu però percepita come un'onta e una sconfitta da gran parte della casta [[samurai]], provocando in periodo di instabilità politica noto come [[bakumatsu]], che porterà alla [[guerra Boshin]] ed al crollo dello shogunato stesso ([[Rinnovamento Meiji]]).
 
== La Restaurazione 1853-68 ==