Seppellimento di santa Lucia: differenze tra le versioni

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Dopo la fuga precipitosa da [[Malta]], Caravaggio si rifugiò a [[Siracusa]], e fu forse grazie all'amico siracusano [[Mario Minniti]], pittore di talento, che riuscì ad ottenere la commissione di quest'opera.
 
La scena sembra ambientata all'ingresso delle [[latomia|latomie]] o, più verosimilmente, negli ambienti sotterranei e bui delle catacombe sottostanti la [[Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro]] per la quale il dipinto fu eseguito, e nelle quali si trova il sepolcro della martire. Due enormi becchini in primo piano stanno cominciando a scavare la fossa, mentre, rimpiccioliti e quasi stampati sullo sfondo rotto solo da un arco cieco (possibilefacilmente interpretabile come richiamo dellall'[[arcosolio]] presentedentro cui si trova nellala tomba della santa), stanno gli astanti al funerale, con il [[vescovo]] che dà l'estrema unzione alla Santa decapitata.
 
La Santa presenta una ferita da taglio sul collo, ma se si osserva da vicino la trama della pittura, in un primo momento la testa appariva staccata. La drammaticità della scena è conferita, oltre che dalla riduzione delle dimensioni dei personaggi, dalla luce: non più orientata ed uniforme come nelle opere del periodo romano, ma più drammatica, del colore del sangue ed assumente tragici guizzi che quasi cancellano le figure; la parete di fondo solcata dall'arco cieco, poi, rende il tutto ancora più opprimente.