Atti di Giovanni: differenze tra le versioni

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[[File:John LACMA M.79.54.4.jpg|thumb|right|250px|Incisione del 1541 ritraente [[San Giovanni apostolo]]]]
Gli '''Atti del santo apostolo ed evangelista Giovanni il teologo''' o brevemente '''Atti di Giovanni''' sono un [[apocrifo del Nuovo Testamento]] relativo a [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni apostolo]], scritto in [[lingua greca|greco]] nella seconda metà del II secolo. Presenta influenze [[docetismo|docetiste]] e [[gnosticismo|gnostiche]].
 
Gli '''''Atti del santo apostolo ed evangelista Giovanni il teologo''''' o brevemente '''Atti di Giovanni''' sono un [[apocrifo del Nuovo Testamento]] relativo a [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni apostolo]], scritto in [[lingua greca|greco]] nella seconda metà del II secolo. Presenta influenze [[docetismo|docetiste]] e [[gnosticismo|gnostiche]].
 
La tradizione indica come autore un certo [[Leucio Carino]], discepolo dell'apostolo [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]], che avrebbe composto anche altri Atti apocrifi, compresi nel cosiddetto "ciclo leuciano": Atti di Pietro, Giovanni, Andrea, Tommaso, Paolo.
 
Il testo ci è pervenuto in una duplice versione. La versione più antica è più lunga ma ci è pervenuta priva della parte iniziale: descrive arrivo, predicazione e miracoli di [[San Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] a [[Efeso]], dopo aver lasciato la città di [[Mileto (Asia Minore)|Mileto]] nella quale si era rifugiato per sfuggire alle persecuzioni dei giudei a [[Gerusalemme]].
 
Una versione più recente e più breve descrive l'incontro tra [[San Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] e [[Domiziano]], il suo esilio a Patmos, quindi il suo ritorno e morte a Efeso.
 
Dato l'avanzato periodo di composizione e lo stile eccessivamente favolistico l'apocrifo non può essere considerato un fedele resoconto storico, sebbene non si possa escludere una ripresa di precedenti tradizioni orali.