Semovente d'artiglieria: differenze tra le versioni

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[[File:Semovente 90 53.Aberdeen.0008habs.jpeg|upright=1.4|thumb| [[ Semovente 90/53 su scafo M14]]]]
I '''semoventi di [[artiglieria]]''' (in inglese '''SPG''', Self-Propelled Gun), indicati spesso come '''cannoni semoventi''' o solo come '''semoventi''', sono veicoli militari che hanno lo scopo di portare [[Artiglieria|bocche da fuoco]] che possono sparare senza essere rimosse dal veicolo. L'idea del semovente di artiglieria è praticamente contemporanea a quella del [[carro armato]], e già nella [[prima guerra mondiale]] vennero studiati alcuni veicoli che possono essere classificati fra i semoventi, nel periodo fra le due guerre furono sviluppati particolarmente in [[Germania Nazista|Germania]], e ne furono prodotte inizialmente due varianti:
*'''[[Sturmgeschütz]]''' o [[Cannone d'assalto (semovente)|cannone d'assalto]], armato con un obice e destinato all'appoggio diretto della fanteria, operante in prima linea e quindi con una corazzatura confrontabile con quella di un carro armato
*'''Panzerjäger''' o [[cacciacarri]] (le ultime versioni di questi veicoli erano indicate come ''Jagdpanzer'') destinato al contrasto dei carri nemici. Questi veicoli operavano sempre in prima linea, spesso da posizioni defilate; potevano disporre di protezioni superiori a quelle dei carri che dovevano contrastare, oppure essere veicoli scarsamente protetti; le protezioni laterali potevano essere appena sufficienti ad impedire all'equipaggio di essere ferito dalle armi leggere.
 
Nel corso della [[seconda guerra mondiale]] apparve chiaro che l'uso migliore dei semoventi era di sfruttare la gittata degli obici per tenere i mezzi lontani dalla linea del fuoco, quindi le corazzature furono ridotte notevolmente mentre aumentò il calibro dell'armamento. Dopo la seconda guerra mondiale l'uso di semoventi si è diffuso praticamente in tutte le forze armate del mondo, anche se non sempre possono essere considerati la soluzione ottimale per le artiglierie. Le modalità di impiego dei semoventi sono quelle delle normali unità trainate di artiglieria.
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==L'origine==
 
Nel corso della [[prima guerra mondiale]] non ci fu una distinzione teorica fra [[Carro armato|carri armati]] e semoventi, dato che la differenziazione si basa essenzialmente sull'impiego tattico dei due mezzi, e nel corso della guerra i criteri di impiego tattico dei carri armati non erano abbastanza sviluppati per potersi differenziare da quelli dei semoventi. Alcuni dei carri armati prodotti nel corso della prima guerra mondiale ([[St. Chamond (carro armato)|St. Chamond]]) nella seconda sarebbero stati tranquillamente classificati come semovente (''Sturmgeschütz'').
 
Dopo la prima guerra mondiale gli studi teorici di [[John F.C. Fuller|Fuller]] e [[Basil Liddell Hart|Liddell Hart]] misero in evidenza che i carri armati avrebbero dovuto essere impiegati in grandi unità totalmente meccanizzate (Divisioni corazzate), in cooperazione con le altre armi. In particolare fu chiaro che la [[fanteria]] e l'[[artiglieria]] per operare in congiunzione con i carri armati avrebbero dovuto operare con veicoli mossi da [[Cingolo|cingoli]] come i carri armati. Per l'artiglieria si aggiungeva il problema che il passaggio dall'ordine di marcia all'ordine in batteria richiedeva un certo tempo, non sempre compatibile con le esigenze della prontezza di fuoco necessaria per operare a favore dei carri armati.
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==Lo sviluppo nel corso della seconda guerra mondiale==
Gli Sturmgeschütz III furono usati per la prima volta nel [[1940]] ([[campagna di Francia]]) e dimostrarono la validità del concetto di veicolo armato di obice con trazione su cingoli. Tuttavia non era stato risolto il problema dell'appoggio ''divisionale'' ai carri armati, che dovevano sempre fare affidamento sulle artiglierie trainate per le azioni tipiche dell'artiglieria campale e pesante campale. Quindi, nel corso del conflitto, man mano che venivano chiariti i criteri di impiego tanto dei carri armati quanto della fanterie meccanizzate che li accompagnavano, si passò a progettare veicoli in cui veniva aumentato il [[Calibro (arma)|calibro]] (e quindi il peso) dell'armamento principale, ma si riduceva la corazzatura, in quanto, non dovendo operare più in prima linea, i veicoli non avevano più la necessità di avere una protezione tale da resistere alle armi anticarro.
 
In campo tedesco l'evoluzione dello Sturmgeschütz III lo portò a diventare un [[cacciacarri]], mentre l'ultima versione per l'appoggio della fanteria, armata con il 10,5 cm StuHb 42 L/28 (obice da 105 mm), fu costruita in 1114 esemplari. Lo sviluppo dei semoventi invece da una parte portò a veicoli pesantemente corazzati, armati di cannoni di calibro 75 o 88 mm, con la funzione tattica di cacciacarri, e dall'altra a veicoli con protezione leggera armati con obici a lunga gittata. Questi ultimi veicoli erano veri e propri semoventi, in particolare il [[Wespe]] armato con l'[[10,5 cm leFH 18|obice campale 10,5 cm leFH 18/2]] su scafo [[Panzer II]] e l'[[Hummel (semovente)|Hummel]] armato con 15 cm sPzH 18/1 su scafo ibrido Panzer III/IV.
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==Voci correlate==
*[[Carro armato]]
*[[Cannone d'assalto (semovente)|Cannone d'assalto]]
*[[Artiglieria controcarri]]
*[[Autoblindo]]