Cochiti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m →‎Storia: Bot: Markup immagini (v. richiesta)
Adalingio (discussione | contributi)
m ortografia
Riga 63:
Durante il periodo della dominazione spagnola venne costruita la missione di San Buenaventura di cui ci resta parte della chiesa edificata nel 1667 e poi successivamente più volte modificata nel corso del XVIII secolo ed anche nei primi anni del secolo scorso.<ref>{{cita web|url=http://www.escholarship.org/editions/view?docId=ft72900812&chunk.id=d0e5912&toc.depth=1&toc.id=d0e5595&brand=eschol|titolo=Cochiti Pueblo: San Buenaventura |accesso= 26-02-2010}}</ref>
 
Nel 1680 i pueblo di Cochiti parteciparono attivamente alla [[Rivolta dei Pueblo|rivolta]] contro gli spagnoli pur rimanendo nel loro territorio. Circa un anno dopo, alla notizia che il governatore [[Antonio de Otermin|Otermin]] era rientrato nella [[Santa Fe de Nuevo México|provincia del Nuovo Messico]] per tentare la riconquista dei territori persi durante la rivolta, essi si ritirarono, insieme alle tribù Keres di San Felipe and Santo Domingo e alcuni [[Tewa]] da San Marcos e da [[Tigua]] di [[Pueblo di Taos|Taos]] e Picuris, nella mesa fortificata di Potrero Viejo (nota amcheanche come la ''Cieneguilla de Cochiti''), a circa 11 chilometri a nord-est, verso Horn Mesa. Nel 1683 essi fecero ritorno a Cochiti, ma dovettero nuovamente fare ritorno a Cieneguilla più volte per sfuggire alle truppe spagnole.
 
Nel 1692, in nuovo governatore spagnolo [[Diego de Vargas]] si recò a Cieneguilla e convinse i pueblos a fare ritorno ai loro villaggi. I Pueblos di San Felipe rientrarono nei loro territori lungo il Rio Grande dove rimasero, mentre i Cochiti ritornarono al Potrero, dove rimasero fino all'inizio dell'anno successivo, quando Vargas con 70 soldati, alcuni coloni e circa 100 indiani alleati delle tribù di San Felipe, Santa Ana , e Zia, assaltò di notte il pueblo costringendo i Cochiti alla fuga. A questo punto gli alleati indiani di Vargas, temendo una ritorsione da parte dei Cochiti, rientrano a protezione dei loro villaggi, lasciando solo Vargas che fu sorpreso dal ritorno dei Cochiti che riuscirono a liberare la maggior parte dei prigionieri indiani. Vargas allora incendiò il Portrero e rientrò a Santa Fè portando con sé una grande quantità di mais razziato nel villaggio e circa 200 donne prigioniere. Come conseguenza di questi eventi il Pueblo di Cochiti rimase disabitato fino al 1694.