Pallavolo: differenze tra le versioni
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La tecnica del bagher consiste nel respingere il pallone con la parte radiale o con la parte interna delle braccia unite. Quando nel 1952 sono apparse le prime respinte a braccia unite si è parlato di "salvataggio" non potendo classificare bene il colpo. Sono stati i [[Cecoslovacchia|cecoslovacchi]] ad usare per primi la tecnica delle braccia unite per respingere i palloni che arrivavano a grande velocità: le braccia venivano messe sotto la palla, come una scavatrice (nella loro lingua ''bagher'', per cui il gesto ha poi assunto tale denominazione). Quando il "bagher" è indirizzato all'alzatore si chiama "appoggio". A seconda delle varie direzioni in cui si muovono le braccia si avrà il bagher in avanti o quello laterale. Il bagher in avanti (o frontale) è quello più utilizzato: è il passaggio con le braccia che invia la palla davanti al corpo.
Quando il pallone in arrivo ha una velocità limitata, si accompagna il bagher utilizzando anche le gambe, in modo da imprimergli la forza necessaria per spostarlo (ad esempio in ricezione su battuta float). Quando invece il pallone in arrivo è molto forte come in ricezione su una battuta in salto o in difesa per contrastare una schiacciata, il bagher si utilizza come piano di rimbalzo, stando praticamente immobili, in quanto la velocità va attutita o comunque limitata. L'uso del bagher è legato alla ricezione della battuta, alla difesa e in qualsiasi altro tocco dove la palla è troppo bassa per essere palleggiata o schiacciata. Il fondamentale del bagher
Alcune varianti sono il "bagher in rullata" e il "bagher in tuffo", necessari per raggiungere palloni troppo lontani per posizionare le gambe correttamente. La rullata è laterale, destra o sinistra. Il tuffo è in avanti e consiste nel raggiungere la palla un attimo prima dell'atterraggio, che è attutito con entrambe le braccia, con un solo braccio se l'altro è già sul terreno per colpire la palla con il dorso della mano e palmo sul terreno.
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