Saggio alla fiamma: differenze tra le versioni

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In pratica, una piccola quantità di campione - o di una sua [[soluzione (chimica)|soluzione]] in [[acido cloridrico]] - viene posta su un filo di [[platino]] (o di [[nichel]]-[[cromo]]), solitamente tenuto tramite una bacchetta di vetro, e immersa nella fiamma ossidante del [[becco di Bunsen]].
L'utilizzo di [[acido cloridrico]] permette la reazione di doppio scambio con i sali da analizzare, portando alla formazione di cloruri che si osservano meglio durante lo svolgimento della colorazione alla fiamma.svolgim<br>
Si parte dalla base della fiamma caratterizzata da una temperatura minore (circa 300 °C) e che permette di osservare i cationi che necessitano di energia minore per essere osservati, fino ad arrivare alla zona di fusione (caratterizzata da temperatura di circa 1400 °C) dove si osservano i cationi restanti, del II gruppo e dei metalli di transizione che necessitano di energia maggiore.