Al-Kashi: differenze tra le versioni

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In gioventù si avviò a studi di [[medicina]] e si avvicinò alla [[matematica]] ed all'[[astronomia]] solo in un secondo tempo. Avendo assistito ad una [[eclisse di Luna]] a [[Kashan]] nel [[1406]] scriverà diverse opere astronomiche negli anni seguenti.
 
Contro ogni ostacolo e basandosi sulle ''Zij-i Ilkhāni'' (tabelle [[Ilkhanato|ilkhanidi]]) di [[Nasir al-Din al-Tusi]], costruì un nuovo [[catalogo stellare]], opera che conteneva anche una collezione di equazioni matematiche utili per l'astronomia come le formule per la trasformazione delle coordinate [[eclittica|eclittiche]] in [[coordinate celesti|coordinate equatoriali]] e [[tavola trigonometrica|tabelle trigonometriche]]. Tale opera è conosciuta come ''Khaqāni zij'' (Tavole [[Khan|khaqanidi]]) e fu dedicata al principe [[Impero timuride|timuride]] [[Shah Rukh]] o al figlio di questi: [[UluUluğ Beg|Ulug BegBek]].
 
[[Ulu Beg|Ulug Beg]] lo invitò a [[Samarcanda]] nel [[1420]], anno di apertura della [[madrasa]] che ne porta il nome. A Samarcanda, al-Kashi insegna insieme a [[Qadi-zadeh]], maestro di UlugUluğ BegBek. A Samarcanda al-Kashi giocò un ruolo fondamentale nella concezione dell'[[osservatorio astronomico]], inaugurato verso il [[1429]], e dei relativi strumenti di astronomia.
 
I lavori eseguiti da [[Ulu Beg|Ulug Beg]], [[Qadi-zadeh]], al-Kashi e circa altri sessanta scienziati portarono alla pubblicazione delle ''tabelle sultaniali'' (''zij-e soltāni'', in [[lingua persiana|persiano]]), apparse nel [[1437]] ma migliorate da [[Ulu Beg|Ulug Beg]] fino a poco prima della morte nel [[1449]]. Vi furono utilizzati i dati delle ''Khaqani zij''.