Szlachta: differenze tra le versioni

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[[File:Stanislaw Antoni Szczuka (1652 1654-1710).jpg|thumb|Lo ''szlachcic'' [[Stanisław Antoni Szczuka]], [[XVII secolo]].]]
La Szlachta si è formata nel [[Basso Medioevo]] ed ha continuato ad esistere fino al [[XVIII secolo]] e parte del [[XIX secolo|XIX]]. Tradizionalmente, gli appartenenti alla Szlachta possedevano [[proprietà fondiaria|proprietà fondiarie]]. Questa nobiltà polacca (e lituana polonizzata), godette di forti e incontrastati [[privilegio (diritto comune)|privilegi]] finché la [[spartizione della Polonia|divisione della confederazione polacco-lituana]] nel tardo [[XVIII secolo|1700]] portò il multietnico stato alla sua fine. La nobiltà venne abolita sotto la [[Seconda Repubblica di Polonia]] nella [[costituzione]] del marzo [[1921]].
 
==Origine ed etimologia==
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==Storia e privilegi politici==
[[File:Unia Lubelska.JPG|thumb|upright=1.4|"[[Unione di Lublino]]", [[1569]]: dipinto di [[Jan Matejko]], 1869, Museo Nazionale, [[Varsavia]].]]
La nobiltà polacca godeva di molti [[libertà dorata|diritti che nessuna classe nobile straniera aveva]], e tipicamente ogni nuovo [[monarca]] garantiva ulteriori privilegi. Questi privilegi divennero la base della [[democrazia dei nobili]] nella [[Confederazione Polacco-Lituana]]. Nonostante avesse un re, la Polonia veniva chiamata [[Repubblica (forma statuale)|repubblica]] (''[[Rzeczpospolita (politica)|rzeczpospolita]]''), perché il re veniva [[elezione|eletto]] da tutti i membri interessati della nobiltà, e la Polonia veniva considerata proprietà di questa classe, non del re o della [[dinastia]] regnante.
 
I successivi re polacchi garantirono privilegi alla nobiltà al momento della loro ascesa al trono (i privilegi venivano specificati nei ''[[pacta conventa]]'' del re eletto) e a volte in cambio di un permesso ad hoc di alzare straordinarie tasse o imporre la [[leva di massa]].
Così la nobiltà polacca accumulò una crescente gamma di privilegi e immunità:
[[File:Herb szlachta.jpg|thumb|left|upright=1.8|Stemma di un club dei nobili '''Szlachta''': Un elmo piumato di rosso e bianco (colori della Polonia) con al centro l'emblema dell'Unione Polacco-Lituana. Nell'emblema si nota il cavaliere blu e bianco (stemma della Lituania, detto Pogoń) e la bianca aquila reale dei [[Piast]] (stemma della Polonia), con le due croci rosse su sfondo bianco]]
 
Nel [[1355]], Re [[Casimiro III di Polonia|Casimiro il Grande]] decretò che la nobiltà non avrebbe più dovuto pagare tasse, o sostenere con i propri fondi spedizioni militari al di fuori della Polonia.
 
Nel [[1374]], [[Luigi I d'Ungheria]], approvò il [[privilegio di Koszyce]] (''przywilej koszycki''), ampliando la definizione di chi era membro della nobiltà, ed estendendo a tutta la classe l'esenzione dalle tasse. D'ora in poi, anche, le [[cariche regionali]] (''urzędy ziemskie'') sarebbero state riservate esclusivamente alla nobiltà locale. Inoltre, il diritto del re di alzare le tasse venne abolito, nessuna nuova tassa poteva essere riscossa senza il consenso della nobiltà.
 
Nel [[1422]], [[Ladislao II di Polonia|Ladislao II]], con il [[privilegio di Czerwińsk]] (''przywilej czerwiński''), stabilì l'inviolabilità delle proprietà dei nobili (le loro tenute non potevano essere confiscate se non per un verdetto di corte), e cedette alcune giurisdizioni sulla [[politica fiscale]] al [[Concilio Reale]] (dopo, al [[Senato]]), incluso il diritto di [[coniatura delle monete]].
 
Nel [[1430]], con il [[privilegio di Jedlnia]], confermato a [[Cracovia]] nel [[1433]], (''przywileje jedlneńsko-krakowskie''), re Władysław II Jagiełło, concesse alla nobiltà una garanzia contro l’arresto arbitrario, simile all’all<nowiki>'</nowiki>''[[Habeas Corpus]]'' della [[Magna Charta]] inglese, conosciuto con il suo nome latino come ''[[neminem captivabimus]]'' (non imprigioneremo nessuno (''nisi iure victum'') senza la sentenza del tribunale]]”). D’ora in poi nessun membro della nobiltà avrebbe potuto essere imprigionato senza il mandato di una competente corte di giustizia: il re non poteva né punire né imprigionare nessun nobile per suo capriccio. Il tornaconto di re Władysław per questo beneficio era la garanzia dei nobili che il suo trono sarebbe stato ereditato da uno dei suoi figli (il quale avrebbe dovuto onorare i privilegi già assicurati alla nobiltà).
 
Nel [[1454]], Re [[Casimiro IV di Polonia|Casimiro IV Jagellone]], garantì gli [[Statuti di Nieszawa]] (''statuty cerkwicko-nieszawskie''), mettendo in chiaro le basi legali dei [[voivodati]] [[sejmiki]]. Il re poteva promulgare nuove leggi, riscuotere tasse, o richiamare una leva di massa solo con il consenso dei ''sejmiki'', e la nobiltà era protetta da abusi giudiziari. Gli Statuti di Nieszawa acquietarono anche il potere dei [[magnati]], in quanto i membri della [[Camera dei deputati (Polonia)|Camera dei deputati della Polonia]] ottennero il diritto di eleggere molti ufficiali, inclusi [[giudice|giudici]], [[voivoda|voivodi]] e [[Castellano (storia)|castellani]].
 
Le prime "[[libere elezioni]]" (''wolna elekcja''), di un re, ebbero luogo nel [[1492]]. (Per sicurezza, alcuni precedenti re polacchi erano stati eletti con aiuto di istituzioni, come quella che mise al trono [[Casimiro II di Polonia|Casimiro II il Giusto]], inscenando quindi una libera elezione). Solo i senatori votarono nelle libere elezioni del 1492, che vennero vinte da [[Giovanni I Alberto di Polonia]]. Per la conservazione della [[Jagelloni|dinastia Jagellone]], solo i membri di tale famiglia reale venivano considerati per le elezioni; più avanti, non ci sarebbero più state restrizioni nella scelta dei candidati.
Nel [[1493]], il parlamento nazionale, il Camera dei deputati della Polonia, cominciò a ritrovarsi ogni due anni a [[Piotrków]]. Comprendeva due camere:
* Un Senato di 81 [[vescovo|vescovi]] e [[cariche nella confederazione lituano-polacca|altri dignitari]].
* Un Camera dei deputati della Polonia di 54 [[deputati]] (''poseł''), rappresentanti i rispettivi Sejmiki.
Il numero di senatori e deputati crebbe in seguito.
 
Nel [[1496]], re [[Giovanni I Alberto di Polonia]], garantì il [[privilegio di Piotrków]] (''przywilej piotrkowski''), accrescendo il potere [[feudale]] dei nobili sui [[servi della gleba]]. Legava i contadini alla terra, in quanto un solo figlio (non il primogenito), poteva lasciare il suo villaggio; al popolo (''mieszczaństwo'') era proibito possedere terreni; e posizioni di rilievo nella [[gerarchia clericaleecclesiastica]] potevano essere date solo ai nobili.
 
Nel [[1501]], a [[Mielnik]], venne fondata la tradizione dell’[[incoronazione del sejm]] (''sejm koronacyjny''). Ancora una volta la nobiltà cercava di ridurre il potere dei magnati con una legge che li faceva incriminabili prima dell’intervento del Senato. I nobili avevano il diritto di rifiutarsi di obbedire al re o al suo rappresentante “non praestanda oboedientia” e di formare [[Confederazione della Szlachta|confederazioni]] in ribellioni armate contro il re o gli ufficiali di stato se i nobili pensavano che la legge o i loro legittimi privilegi venissero infranti.
 
Nel [[1505]], [[Alessandro Jagellone|Re Alessandro Jagellone]], garantì l’atto di [[Nihil novi]] (nulla di nuovo). Questo proibiva al re di passare una nuova legge senza il consenso dei rappresentanti della nobiltà, assemblati nel Camera dei deputati della Polonia e nel Senato della Polonia; e con questo, veniva molto rafforzata la posizione politica della nobiltà.
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Nel [[1520]], l'[[Atto di Bydgoszcz]], garantiva al Camera dei deputati della Polonia il diritto di convocarsi ogni quattro anni, con o senza il permesso del re.
 
In questo periodo, il “[[movimento esecuzionista]]” (''egzekucja praw''), cominciò a prendere forma. I suoi membri avrebbero cercato di domare il potere del Camera dei deputati della Polonia e rafforzare il potere del re e della nazione. Nel [[1562]], al Camera dei deputati della Polonia a Piotrków, loro costrinsero gli incriminati a restituire molte terre sottratte al re, e il re creò una sua armata (''[[wojsko kwarciane]]''). Uno dei più famosi membri di questo movimento fu [[Jan Zamoyski]]. Dopo la sua morte, nel [[1605]], il movimento cessò di esistere.
[[File:Potega Rzeczypospolitej u zenitu Zlota wolnosc Elekcja 1573.JPG|thumb|upright=1.4|"[[Libertà dorata]]", dipinto di [[Jan Matejko]]]]
 
== La cultura della ''szlachta'' ==
La nobiltà polacca era molto differente dalla nobiltà delle altre nazioni. La più importante differenza era che, mentre in molte nazioni europee la nobiltà perdeva potere mentre il regnante aspirava alla [[monarchia assoluta]], in Polonia avveniva il processo inverso: la nobiltà acquistava potere a spese del [[re]], e il [[sistema politico]] si evolveva verso una parziale [[democrazia]] (e, col tempo, all’[[anarchia]]).
[[File:Nobildonne polacche.JPG|left|thumb|upright=1.4|"Nobildonne polacche", inizio Settecento]]
La nobiltà polacca era inoltre molto più numerosa di quella della maggior parte delle altre nazioni europee; formavano il 10% della popolazione, e in certe regioni (ad esempio in [[Masovia]], la zona attorno a [[Varsavia]]) quasi il 30%. Per contro, la nobiltà nelle altre nazioni [[Europa|europee]], eccetto la [[Spagna]], si aggirava sull’1-3%.
 
C’erano diversi modi per risalire nella scala gerarchica ed ottenere la nobiltà. La nobiltà polacca, a differenza dell’[[aristocrazia]] [[Francia|francese]], non era rigidamente esclusiva e chiusa come classe. Molti individui di bassa nascita, inclusi [[paesani]], [[contadini]] ed [[ebrei]] convertiti, avevano modo di risalire nella società polacca. Così, la classe nobile polacca era più stabile che nelle altre nazioni, e questo risparmiò le tensioni sociali e le disintegrazioni che caratterizzarono la [[Rivoluzione Francese]]. Ogni ''szlachic'' aveva enorme influenza sulla politica del paese, in certi casi anche più grande di quella che hanno i cittadini delle odierne democrazie. Tra il [[1652]] e il [[1791]], ogni nobile poteva invalidare tutte le procedure di un Camera dei deputati della Polonia o ''sejmik'', esercitando il proprio diritto di ''[[liberum veto]]'' (dal [[lingua latina|latino]] “io non permetto”), eccetto nei casi di un [[sejm confederato]] o confederato sejmik.
 
Tutti i bambini della nobiltà polacca ereditavano il loro stato di nobile dalla madre e dal padre. Ogni individuo poteva diventare nobile (''[[nobilitacja]]'') per speciali servizi allo Stato. Un nobile straniero poteva essere riconosciuto nobile polacco (''indygenat''), dal re polacco (più tardi, dal [[1641]], solo da un [[sejm generale]]).
 
Tutti i membri della nobiltà erano socialmente uguali. Anche i più poveri tra loro godevano degli stessi diritti dei più agiati magnati. Le poche eccezioni di status privilegiati erano famiglie come i [[Radziwiłł]], i [[Lubomirski]], e i [[Czartoryski]], che portavano titoli aristocratici ricevuti da corti straniere, e potevano usare titoli come “[[Principe]]”. Tutti gli altri membri della Szlachta, in conversazione, usavano semplicemente i loro nomi, o il titolo di ''Panie Bracie'' (Sig. fratello).
[[File:Ubior Szlachty.jpg|thumb|upright=1.4|"nobiluomini polacchi", inizio Settecento]]
Dalla loro condizione finanziaria, i nobili si potevano dividere in:
* [[Magnati]]: i più benestanti.
* [[Media nobiltà]].
* [[Bassa nobiltà]] (spesso riferita ad una varietà di coloriti termini polacchi come ''zaściankowa'', ''zagrodowa'', ''szaraczkowa'', ''zagonowa'', ''okoliczna'', ''drążkowa'', ''gołota'', ''panki'', ''brukowa'').
 
==Sarmatismo==
[[File:Jan Zamoyski.jpg|left|thumb|"ritratto di Gran Hetman [[Jan Zamoyski]]", in ''[[kontusz]]'' cremisi e ''[[zupan]]'' di seta blu]]
La prevalente mentalità e [[ideologia]] della Szlachta, si manifestò nel “[[Sarmatismo]]”, un nome derivato dai supposti antenati della Szlachta, i Sarmati. Questa ideologia divenne parte importante della cultura Szlachta, e si inserì in tutti i suoi aspetti. Ricercava lo stile tradizionale della vita di paese, pace e pacifismo; abbigliamento di stile orientale semplificato (''[[zupan]]'', ''[[kontusz]]'', ''[[sukmana]]'', ''[[pas kontuszowy]]'', ''[[Delia (abbigliamento)|delia]]''), e rendeva la ''[[szabla]]'', una specie di [[scimitarra]], un accessorio quasi indispensabile per l’abbigliamento di tutti i giorni. Il Sarmatismo servì a integrare la multietnica nobiltà, creando un senso di unità e di orgoglio quasi [[nazionalismo|nazionalistico]] della libertà dorata (złota wolność) della Szlachta. La conoscenza del latino era molto diffusa, e molti Szlachta mischiavano liberamente “[[macaronismo|macaronismi]]” polacchi e latini, nelle conversazioni di tutti i giorni.
 
Nella sua antica forma idealistica, il Sarmatismo sembrava un salutare movimento culturale: incoraggiava la fede religiosa, onestà, orgoglio nazionale, coraggio, uguaglianza e libertà. Comunque, come ogni dottrina che pone una [[classe sociale]] sopra le altre, alle fine si corruppe. Il tardo Sarmatismo trasformò religiosità in bigottismo, onestà in ingenuità politica, orgoglio in arroganza, coraggio in testardaggine, uguaglianza e libertà nella classe Szlachta in discordia e anarchia.