Città Libera di Danzica: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|l'entità omonima esistita durante il periodo napoleonico|[[Libera Città di Danzica (epoca napoleonica)]]}}
{{Stato storico
|nomeCorrente = Libera Città Libera di Danzica
|nomeCompleto = Libera Città Libera di Danzica
|nomeUfficiale = {{de}} ''Freie Stadt Danzig'' <br /> {{pl}} ''Wolne Miasto Gdańsk''
|linkStemma = Wappen Freie Stadt Danzig.svg
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[[File:Wmgdansk.jpg|thumb|Libera Città di Danzica/Gdaṅsk, 1920-1939]]
 
La '''Libera Città Libera di Danzica''' (in [[lingua tedesca|tedesco]]: ''Freie Stadt Danzig''; in [[lingua polacca|polacco]] ''Wolne Miasto Gdańsk'') è stata una [[città-stato]] che comprendeva, oltre a [[Danzica]] ed al suo porto sul [[Mar Baltico]], più di duecento cittadine, villaggi ed insediamenti. Fu istituita il 10 gennaio [[1920]], come stabilito dal [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]] del [[1919]] (parte III, sezione XI), che, insieme ad altri territori dell'[[Impero tedesco]], la sottrasse alla [[Repubblica di Weimar]], nata dalle ceneri del decaduto Impero tedesco dopo la [[Rivoluzione di novembre]]. Fu posta sotto la "protezione" della [[Società delle Nazioni]], con speciali diritti economici riservati alla [[Polonia]].<ref name="Versailles">{{Cita web
| url = http://www.yale.edu/lawweb/avalon/imt/partiii.htm
| titolo = The Versailles Treaty June 28, 1919: Part III
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}}</ref> Alla città fu negata l'[[autodeterminazione]], nonostante la stragrande maggioranza dei cittadini di [[lingua tedesca]] chiedesse la riunificazione con la Germania.
 
Lo statusstatuto di Città Libera Città cessò di esistere all'inizio della [[seconda guerra mondiale]] (1º settembre 1939), quando le truppe tedesche invasero la Polonia, occupando anche Danzica. La Libera Città Libera, violando la propria costituzione garantita dalla Società delle Nazioni, si dichiarò parte del [[Germania nazista|Terzo Reich]]. Incorporata nella neonata Reichsgau di [[Reichsgau Danzig-Westpreußen|Danzig-Prussia Occidentale]], Danzica diventò teatro di discriminazioni, persecuzioni, uccisioni e deportazioni che colpirono unicamente ebrei e polacchi. Il Senato della cittè libera di Danzica aveva già da prima iniziato una politica [[antisemitismo|antisemita]] e anti-polacca, ma con la costituzione ancora in vigore, ebrei e polacchi avevano potuto almeno contare su alcune protezioni.
 
A partire dalla conquista da parte dell'[[Armata Rossa|esercito sovietico]] nei primi mesi del [[1945]], furono i cittadini tedeschi dell'ex Libera Città Libera di Danzica a essere discriminati, uccisi o espulsi; la città fu posta sotto amministrazione polacca e il suo nome tedesco (Danzig) trasformato nell'equivalente in lingua polacca ovvero Gdańsk. Per sostituire la popolazione tedesca espulsa (più di 120.000 nel solo 1947 per un totale di circa 280.000), il governo polacco favorì i trasferimenti di popolazioni polacche dalla Polonia centrale e dai territori della [[Aree polacche annesse all'Unione Sovietica#Annessione sovietica del 1945|Polonia orientale annessa all'URSS]].<ref name=BIPN>{{Cita pubblicazione
| cognome = Bykowska
| nome = Sylwia
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=== Territorio ===
La Città Libera Città di Danzica (Gdansk) comprendeva la città di [[Danzica]] (''Gdańsk'') e anche [[Sopot|Zoppot (Sopot)]], [[Nowy Dwór Gdański|Tiegenhof (Nowy Dwór Gdański)]], [[Nowy Staw|Neuteich (Nowy Staw)]] e altri 252 villaggi e 63 insediamenti. Copriva un'area totale di 1.966 [[km²]], e il territorio era circa il doppio dell'[[Libera Città di Danzica (epoca napoleonica)|entità statale omonima dell'epoca napoleonica]].
 
=== Diritti polacchi sanciti dal Trattato di Versailles ===
La Libera Città doveva essere rappresentata all'estero dalla [[Polonia]], e doveva essere in [[unione doganale]] con la stessa. La linea [[ferrovia]]ria tedesca che collegava la Libera Città con la neo-creata Polonia doveva essere amministrata dalla Polonia, come anche tutte le linee ferroviarie del territorio della Libera Città Libera. In modo simile, la penisola [[Westerplatte]] (fino ad allora una spiaggia cittadina) fu data alla Polonia, che creò un presidio militare all'interno del porto. Fu creato anche un ufficio postale polacco separato, oltre quello municipale già esistente.
 
=== Alti Commissari della Società delle Nazioni ===
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== Popolazione ==
La Libera Città Libera aveva una popolazione di 357.000 persone nel [[1919]], il 95% delle quali era di lingua tedesca<ref>''[[Encyclopædia Britannica]]'' Year Book, 1938</ref>, mentre il resto parlava principalmente la [[lingua casciuba]] o il polacco.
 
Il [[Trattato di Versailles (1919)]], che aveva separato Danzica e i villaggi circostanti dalla Germania, imponeva ora che il neo-stato avesse una propria cittadinanza, basata sulla residenza. Gli abitanti tedeschi persero la propria cittadinanza con la creazione della Libera Città Libera, ma fu dato loro il diritto, entro i primi due anni di esistenza dello stato, di riottenerla. Tuttavia, se avessero scelto tale opzione, avrebbero dovuto lasciare le loro proprietà e scegliere una residenza al di fuori dell'area della città-stato nel resto della Germania.<ref name="Versailles"/>
 
{| class="wikitable"
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[[File:Die Gartenlaube (1886) b 313.jpg|thumb|La sede del Volkstag]]
{| class="wikitable"
|+ '''Capi di Stato della Libera Città Libera di Danzica'''<ref name="WS-Poland"/>
! №
! Nome
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Fu quasi subito chiaro che la stragrande maggioranza tedesca della popolazione dello Stato Libero risentiva delle concessioni che erano state fatte alla Polonia, e dello smembramento dalla Germania. Il Professor Burckhardt, Alto Commissario della Società delle Nazioni a Danzica, scoprì nel [[1939]] di essere arbitro assoluto nelle dispute infinite all'interno della Città.
 
Nel maggio [[1933]], il [[NSDAP|Partito nazionalsocialista]] vinse le elezioni amministrative in città; tuttavia, ricevette il 57% dei voti, meno dei due terzi richiesti dalla [[Società delle Nazioni]] per mutare la Costituzione della Libera Città Libera di Danzica. Il governo introdusse leggi [[antipapismo|anti-cattoliche]] e [[antisemitismo|antisemite]], le prime dirette principalmente contro i nuovi abitanti polacchi e [[casciubi]]. La città servì anche come punto di raccolta per i membri della minoranza tedesca in Polonia che, raggruppati da organizzazioni come il ''Jungdeutsche Partei'' ("Partito del Giovane Tedesco") e la ''Deutsche Vereinigung'' ("Unione Tedesca"), avrebbero costituito i quadri dirigenti della ''[[Selbstschutz]]'', un'organizzazione che aveva a che fare con gli omicidi e le atrocità commesse durante l'[[Campagna di Polonia|invasione tedesca della Polonia]] del [[1939]]<ref>[http://www.kki.net.pl/~museum/rozdz1.htm Hitlerowskie przygotowania do agresji i eksterminacji Polaków na Pomorzu, Gdańskim iw Wolnym Mieście Gdańsku], ''National Museum of [[Sztutowo]]''</ref>. Come in Germania, gli [[ebrei]] furono sempre più perseguitati; la Grande [[Sinagoga]] di Danzica fu demolita dalle autorità locali nel 1939.
 
Nonostante diversi anni di proposte da parte del governo tedesco, sia prima che dopo il [[1933]], di rinegoziare la posizione anomala di Danzica, la [[Polonia]] rifiutò, e verso la fine di aprile 1939 al Professor Burckhardt fu comunicato da parte del Commissario Generale polacco che ogni tentativo di modificare lo status avrebbe ricevuto come risposta la resistenza armata da parte della Polonia<ref>Woodward, E.L., Butler, Rohan, Orde, Anne, editors, ''Documents on British Foreign Policy 1919–1939'', 3ª serie, vol.v, HMSO, [[Londra]], 1952:25</ref>.
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{{citazione necessaria|Circa il 90% della città fu ridotto in rovine verso la fine della [[seconda guerra mondiale]]. Il 30 marzo [[1945]] la città fu conquistata dall'[[Armata Rossa]]; si stima che più del 90% della popolazione pre-bellica fosse morta oppure fosse fuggita nel [[1945]]}}. Un gran numero di abitanti della città morì durante l'affondamento di una nave, il ''Wilhelm Gustloff''. Aveva circa 10.000 rifugiati, inclusi circa i 1.000 soldati e marinai feriti.
 
Le [[Alleati della seconda guerra mondiale|potenze alleate]] furono presentatemesse condi unfronte ''faital accompli'' (fatto compiuto) comunistadall'Unione Sovietica alla [[Conferenza di Potsdam]], secondo illa quale l'ex Stato Libero era ora parte della [[Polonia]] (bisogna dire che la [[Conferenza di Jalta]] non fuera stata chiara suriguardo questoal destino di puntoDanzica).
 
Nel [[1950]], circa 285.000 cittadini dell'ex Libera Città Libera vivevano in [[Germania]] e 13.424 cittadini erano stati "verificati" ed era stata assegnata loro la cittadinanza polacca.<ref name=BIPN/>Nel [[1947]] 126.472 abitanti di [[Danzica]] di lingua tedesca furono espulsi da Danzica alla Germania, e 101.873 polacchi della Polonia Centrale e 26.629 polacchi della [[Aree polacche annesse all'Unione Sovietica|Polonia orientale annessa]] all'[[URSS]], presero il loro posto.<ref name=BIPN/> Come conseguenza di questo drastico scambio di popolazioni, fu data poca considerazione all'idea di ricostituire la Città Libera dopo il calo della [[cortina di ferro]].
 
== Note ==