Fronte di Stresa: differenze tra le versioni

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Il fronte di Stresa fu la diretta conseguenza alle dichiarate intenzioni tedesche di ricostruire una forza aerea, di incrementare le dimensioni del suo esercito a 36 divisioni (400.000 uomini, quattro volte quelli previsti dal [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]]) e di reintrodurre la [[coscrizione obbligatoria]] (marzo [[1935]]).<ref name=pmb/>
 
Tuttavia, il fronte di Stresa può essere considerato un fallimento a causa della vaghezza dei suoi obiettivi e dell'incapacità degli stati partecipanti di sostenerli. Per di più, durante la conferenza, non fu mai fatto un effettivo riferimento alla Germania, a causa dell'ambigua politica estera adottata dalla Gran Bretagna. La linea più dura era sostenuta da [[Benito Mussolini|Mussolini]], mentre l'Inghilterra preferì tenere un atteggiamento morbido verso [[Adolf Hitler|Hitler]], non ritenendo del tutto infondate le pretese "revisionistiche" del [[dittatore]] [[Nazismo|nazista]] e per non danneggiare le [[accordo navale anglo-tedesco|trattative anglo-tedesche]] contemporaneamente in corso. Questi tentennamenti, il doppiogiochismo inglese e la mancata volontà nel voler stabilire una linea precisa di condotta nei confronti dello statoStato nazista contribuirono al sostanziale fallimento del fronte di Stresa.
 
Francia e Gran Bretagna si chiedevano quale sarebbe stata la prossima mossa di Hitler, a causa della particolare strategia di politica estera adottata dal dittatore fino a quel momento. Hitler, dal canto suo, era incerto su quale sarebbe stata la reazione inglese alle sue pretese: alla fine però l'Inghilterra non comprese il vantaggio che ancora deteneva nei confronti della Germania, vantaggio che andò praticamente perso con la firma dell'[[accordo navale anglo-tedesco]].