Augia: differenze tra le versioni

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rimesso l'ordine giusto delle fatiche di Eracle
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[[File:Mosaico Trabajos Hércules (M.A.N. Madrid) 05.jpg|thumb|Eracle devia il corso dei fiumi Alfeo e Peneo. [[Mosaico]] romano del [[III secolo]] d.C.]]
 
Augia aveva ricevuto dal padre Elio moltissimo bestiame. Grazie all'origine divina, gli armenti erano immuni dalle malattie, pertanto crescevano indefinitamente. Augia non puliva mai le [[stalla|stalle]] e le [[scuderia_ippica|scuderie]], tanto che il [[letame]] che continuava ad accumularsi creava seri problemi nei dintorni; allo stesso tempo il cielo era oscurato dagli sciami di [[Mosca (zoologia)|mosche]] attirate dalla sporcizia. La sestaquinta impresa delle [[fatiche di Eracle]] consistette nella pulizia delle stalle in un solo giorno, su ordine di [[Euristeo]]. Eracle propose al re Augia che avrebbe ripulito lo sterco dalle sue enormi stalle prima del calar del sole. In cambio gli chiese un decimo di tutto il suo bestiame. Il re incredulo accettò la scommessa e i due giurarono sul loro accordo. Allora Eracle aprì due brecce nei muri delle stalle, e deviò il corso dei vicini fiumi [[Alfeo (fiume del Peloponneso)|Alfeo]] e [[Fiume Peneo (Peloponneso)|Peneo]] e le acque impetuose invasero le enormi stalle e i cortili spazzando via lo sterco fino alle valli del pascolo. Così Eracle compì la sua sestaquinta Fatica ripulendo l'intera terra dell'Elide senza nemmeno sporcarsi.<br />
Allora Eracle chiese al re Augia la ricompensa promessa, ma questi rifiutò sostenendo di essere stato da lui ingannato: non Eracle bensì i fiumi avevano ripulito dallo sterco il suo regno. Eracle chiese che la controversia fosse sottoposta a giudizio che però fu a suo svantaggio e venne scacciato dall'Elide. Infine Euristeo non considerò valida la fatica poiché Eracle ne avrebbe ricevuto un compenso.<br />
Secondo un'altra versione, la lite che seguì alla mancata ricompensa per il lavoro svolto portò alla guerra: Eracle vinse e Augia fu ucciso.