Ernst Thole: differenze tra le versioni

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Ernst nasce ad [[Amsterdam]], nei [[Paesi Bassi]], nel [[1953]]. Figlio del [[disegnatore]] ed [[illustratore]] olandese [[Karel Thole]], noto copertinista della serie di romanzi di fantascienza [[Urania (collana)|Urania]], Ernst, il cui nome venne "italianizzato" in Ernest (o anche Ernesto), deve la sua notorietà al [[Derby Club]], fucina di talenti del cabaret italiano, ai quale partecipò con il personaggio che lo rese poi noto anche in ambito televisivo, quello del [[gay]] effeminato, autentica novità nell'allora palinsesto televisivo ancora perbenista e censorio.
 
Negli [[anni 1970|anni settanta]] gli venne offerto l'incarico di conduttore di un programma notturno alla neofondata [[Telealtomilanese]], una delle più importanti rete televisive locali lombarde. Ma la consacrazione al grande pubblico avviene con la trasmissione [[RAI]] ''[[Non stop]]'', programma ideato e diretto da [[Enzo Trapani]], frutto di una riforma che alla fine degli anni settanta voleva "svecchiare" il palinsesto nazionale.
 
In ''Non Stopstop'' Ernst Thole interpreta un personaggio [[omosessuale]] effeminato, i cui sketch sono palesemente spesso una citazione e un omaggio allo stile inconfondibile dell'attrice [[Franca Valeri]]. Uno dei più celebri sketch di Ernst Thole di questo periodo rappresenta una telefonata della mamma alla figlia reduce del viaggio di nozze, che utilizza lo stesso stratagemma della "telefonata", già strumento della comicità di Franca Valeri e di [[Bice Valori]] durante gli [[Anni 1960|anni sessanta]].
 
Il successo del personaggio fece fondere, nell'immaginario collettivo, l'orientamento sessuale del personaggio con quello dell'attore, la cui omosessualità venne successivamente smentita dalla moglie.<ref name="tom">''[http://www.tomblog.it/?p=1970 Errata corrige]'' su TOM - Il primo gayblog italiano</ref>. Va però aggiunto che se di equivoco si trattò, fu un equivoco alimentato dalle dichiarazioni alla stampa dello stesso Thole <ref name="lastampa">Alessandra Pieracci, ''Thole: Non c'è rispetto per l'attore gay (uscire da un uovo è il massimo)''. Intervista su "La Stampa", 19 aprile 1981, p. 16.</ref>. L'esperienza televisiva apre ad Ernst Thole le porte del cinema, che lo porta a partecipare in qualità di [[caratterista]], nella caricatura che lo rese celebre, ad alcune pellicole tra la fine degli [[Anni 1970|anni settanta]] e i primi [[Anni 1980|anni ottanta]]. Nel [[1984]] partecipa a [[Drive In (programma televisivo)|Drive In]]<ref>pag.52 del ''[[Corriere della Sera]]'' del 19/11/1992, vd. ''Archivio Storico Corriere'' [http://archiviostorico.corriere.it/1992/novembre/19/Bianca_memoria_Ernst_Thole_co_0_92111913568.shtml].</ref>, dove interpreta piccoli ruoli negli [[sketch]], nei quali sono protagonisti [[Enrico Beruschi]] e [[Margherita Fumero]].
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=== Televisione ===
* [[1977]]-[[1979]] - ''[[Non Stopstop]]'', varietà televisivo, regia di [[Enzo Trapani]]
* [[1980]] - ''[[C'era due volte]]'', varietà televisivo, regia di Enzo Trapani
* [[1984]] - ''[[Drive In (programma televisivo)|Drive In]]'', varietà televisivo, regia di [[Beppe Recchia]]
 
== Discografia ==
* [[1979]] - ''Non Stopstop'' (LP)
 
== Note ==