Unità immaginaria: differenze tra le versioni

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In [[matematica]] l''''unità immaginaria ''<math>i''</math>''' (a volte rappresentata dalla lettera ''<math>j''</math> o dalla [[alfabeto greco|lettera greca]] [[iota]]) permette di estendere il sistema dei [[numero reale|numeri reali]] '''<math>\mathbb{R'''}</math> al sistema dei [[numero complesso|numeri complessi]] '''<math>\mathbb{C'''}</math>. La sua esatta definizione dipende dal particolare metodo utilizzato per l'estensione.
 
La motivazione primaria per questa estensione consiste nel fatto che non tutte le [[equazione polinomiale|equazioni polinomiali]] ''<math>f''(''x'') = 0</math> hanno una [[soluzione (matematica)|soluzione]] nell'insieme dei numeri reali. In particolare l'equazione ''x''<supmath>x^2</sup> + 1 = 0</math> non ha soluzioni reali. Ma, se si considerano i numeri complessi, allora quella equazione, e in effetti ''tutte'' le equazioni polinomiali ''<math>f''(''x'') = 0</math> hanno almeno una soluzione: questo fatto prende il nome di [[teorema fondamentale dell'algebra]], e dice formalmente che '''<math>\mathbb{C'''}</math> è la [[chiusura algebrica]] di '''<math>\mathbb{R'''}</math>.
 
==Definizione==
 
Per definizione, l''''unità immaginaria ''<math>i''</math>''' è una soluzione dell'equazione:
 
:<math>x^{2} + {1} = {0}\;</math>
 
Le operazioni sui numeri reali possono essere estese ai [[numero complesso|numeri complessi]] considerando ''<math>i''</math> come una quantità incognita durante la manipolazione delle espressioni, e poi usando la definizione per sostituire ''i''<supmath>i^2</supmath> con −1<math>-1</math>.
 
==''<math>i''</math> e −''<math>-i''</math>==
 
L'equazione ''x''<supmath>x^2</sup> + 1 = 0</math> ha, in effetti, ''due'' soluzioni distinte che sono opposte. Più precisamente, una volta che è stata fissata una soluzione ''<math>i''</math> dell'equazione, allora −''<math>-i'' (\neq ''i'')</math> è anch'essa una soluzione. Dato che l'equazione stessa è l'unica definizione per ''<math>i''</math>, sembra che questa definizione sia ambigua (più precisamente, non sia [[buonaBuona definizione|ben definita]]). Però non si ha alcuna ambiguità una volta che si sceglie una soluzione e la si fissa, indicandola con ''<math>i''</math> "positivo".
 
Questa considerazione è sottile. Una spiegazione più precisa consiste nell'affermare che, sebbene il [[campoCampo (matematica)|campo]] [[numeroNumero complesso|complesso]] definito come '''<math>\mathbb{R'''}[''X'']/(''X''<sup>^2+1)</supmath> + 1) è [[unicitàUnicità|unico]] [[a meno di]] [[isomorfismo|isomorfismi]], esso ''non'' è unico a meno di un ''unico'' isomorfismo — esistono esattamente 2due [[automorfismoAutomorfismo|automorfismi]] di '''<math>\mathbb{R'''}[''X'']/(''X''<sup>^2+1)</supmath> + 1), l'identità e l'automorfismo che manda ''<math>X''</math> in −''<math>-X''</math>. Si noti che questi non sono solo gli unici automorfismi del campo '''<math>\mathbb{C'''}</math>, ma sono gli unici automorfismi del campo '''<math>\mathbb{C'''}</math> che tengono fisso qualunque numero reale. Si vedano le voci [[complesso coniugato]] e [[gruppo di Galois]].
 
Un problema simile si ha se i numeri complessi vengono interpretati come [[matriceMatrice|matrici]] reali <math>2 ×\times 2</math>, perché entrambe le seguenti matrici
:<math>
\begin{pmatrix}
0 & -1 \\
1 & \;\; 0
\end{pmatrix} \mbox{ e }
\begin{pmatrix}
0 & 1 \\
-1 & \;\; 0
\end{pmatrix}
</math>
sono soluzioni dell'equazione ''x''<supmath>x^2=-1</supmath> = −1. In questo caso l'ambiguità è dovuta alla scelta che si fa riguardo a quale sia la "direzione positiva" con cui viene percorso la [[circonferenzaCirconferenza goniometrica|circonferenza unitaria]]. Una spiegazione più precisa è la seguente: il [[gruppo degli automorfismi]] del [[gruppo ortogonale]] speciale <math>\mathrm{SO}(2, '''\mathbb{R'''})</math> ha esattamente 2due elementi: l'identità e l'automorfismo che scambia le rotazioni in senso orario in rotazioni in senso antiorario.
 
==Avvertenza==
 
Talvolta l'unità immaginaria viene scritta come <math>\sqrt{-1}</math>, ma bisogna fare molta attenzione quando si manipolano formule che contengono radicali. Questa notazione è riservata alla funzione [[radice quadrata]] principale, che è definita '''solo''' per numeri reali ''<math>x'' \ge 0</math>, o alla parte principale della funzione radice quadrata complessa. L'applicazione delle proprietà delle radici quadrate principali (reali) al ramo principale delle radici quadrate complesse produce risultati scorretti:
 
:<math>{-1} = i \cdot i = \sqrt{{-1}} \cdot \sqrt{{-1}} = \sqrt{({-1}) \cdot ({-1})} = \sqrt{1} = 1.</math>
 
La regola
 
:<math>\sqrt{a} \cdot \sqrt{b} = \sqrt{a \cdot b},</math>
è valida solo per valori di ''a'' e ''b'' reali e non negativi.
 
è valida solo per valori di ''<math>a''</math> e ''<math>b''</math> reali e non negativi.
 
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For a more thorough discussion of this phenomenon, see [[square root]] and [[branch (complex analysis)|branch]].
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Per evitare di fare errori nel manipolare i numeri complessi la strategia migliore è quella di non usare mai un numero negativo sotto un segno di radice quadrata che non è preceduto da ±<math>\pm</math>, in modo da far intendere che vengono considerate entrambe le radici.
 
==Potenze di ''<math>i''</math>==
 
Le potenze di ''<math>i''</math> si ripetono periodicamente (sono cicliche con periodo <math>4</math>):
 
:<math>i^{-3} = i </math>
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:<math>i^6 = {-1} </math>
 
Questa proprietà può essere espressa in forma più compatta in questo modo, dove ''<math>n''</math> è un qualunque intero:
 
:<math>i^{4n} = 1 </math>
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==Radici dell'unità immaginaria==
 
Le due radici quadrate di ''<math>i''</math> sono complesse, ricavabili dall'espressione: <math> \sqrt{i} = \pm\frac{1 + i}{\sqrt{2}} </math>. Ciò può essere verificato nel modo seguente:
 
 
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|}
 
Per <math>-''i''</math> la radice quadrata sarà quella di ''<math>i''</math> moltiplicata per l'unità immaginaria stessa. quindiQuindi:

:<math> \sqrt{-i} =\pm\ i \frac{1 + i}{\sqrt{2}}\ =\pm\frac{i - 1}{\sqrt{2}} .</math>
 
Come per ogni altro numero complesso, le radici <math>n</math>-esime dell'unità immaginaria si calcolano facilmente tramite la sua descrizione in coordinate polari. Infatti:
 
:<math>i=e^{\frac{\pi}{2} i}=e^{(\frac{\pi}{2} +2\pi k)i} \qquad k=0,1,2, ...\dots</math>
 
Imponendo che un generico numero complesso <math>z=\rho e^{\theta i}</math> sia radice <math>n</math>-esima di <math>i</math> si deve avere:
 
:<math>(\rho e^{\theta i})^n=e^{(\frac{\pi}{2} +2\pi k)i}\;,</math>
:<math>\rho e^{\theta i}=e^{(\frac{\pi}{2n} +\frac{2\pi k}{n})i}\;,</math>
 
Come per ogni altro numero complesso, le radici n-esime dell'unità immaginaria si calcolano facilmente tramite la sua descrizione in coordinate polari. Infatti:
:<math>i=e^{\frac{\pi}{2} i}=e^{(\frac{\pi}{2} +2\pi k)i} \qquad k=0,1,2, ...</math>
Imponendo che un generico numero complesso <math>z=\rho e^{\theta i}</math> sia radice n-esima di i si deve avere:
:<math>(\rho e^{\theta i})^n=e^{(\frac{\pi}{2} +2\pi k)i}\;</math>
:<math>\rho e^{\theta i}=e^{(\frac{\pi}{2n} +\frac{2\pi k}{n})i}\;</math>
da cui:
 
:<math>\rho=1</math>
:<math>\theta=\frac{\pi}{2n} +\frac{2\pi k}{n}.</math>
 
La disposizione delle radici nel piano complesso è quella di poligoni regolari inscritti nella circonferenza complessa di raggio <math>1</math>: tenendo conto della non unicità della rappresentazione polare dei numeri complessi, per la radice quadrata avremo 2due radici distinte (ponendo ad esempio ''<math>k''=0,1</math>), per la radice cubica ne avremo 3tre (''<math>k''=0,1,2</math>) e così via. Ritornando alla rappresentazione nel piano complesso tramite la [[formula di Eulero]] otteniamo:
:<math>\sqrt[n]{i}=\cos {(\frac{\pi}{2n} +\frac{2\pi k}{n})}+i\sin{(\frac{\pi}{2n} +\frac{2\pi k}{n})}\qquad k=0,1,2,...,n-1</math>
 
:<math>\sqrt[n]{i}=\cos {\left(\frac{\pi}{2n} +\frac{2\pi k}{n}\right)}+i\sin{\left(\frac{\pi}{2n} +\frac{2\pi k}{n}\right)}\qquad k=0,1,2,...\dots,n-1.</math>
 
==''<math>i''</math> e la formula di Eulero==
 
Prendendo la [[formula di Eulero]] <math>e^{ix} = \cos x + i\sin x</math>, e sostituendo <math>\frac{\pi/}{2}</math> al posto di <math>x</math>, si ottiene
 
:<math>e^{i\frac{\pi/}{2}} = i \;.</math>
 
Se entrambi i membri dell'uguaglianza vengono elevati alla potenza ''<math>i''</math>, ricordando che <math>i^2 = -1</math>, si ottiene l'identità
 
:<math>i^i = e^{-\frac{\pi/}{2}} = 0.,2078795763\dots</math>
 
In effetti è facile trovare che <math>i^i</math> ha un infinito numero di soluzioni nella forma di
 
:<math>i^i = e^{-\frac{\pi/}{2} - 2\pi N} \;,</math>
 
dove ''<math>N''</math> è un qualunque intero. Dal punto di vista della teoria dei numeri, ''<math>i''</math> è un [[numero irrazionale]] quadratico, come <math>\sqrt2sqrt{2}</math>, e applicando il [[teorema di Gelfond-Schneider]] si può concludere che tutti i valori ottenuti sopra, e in particolare <math>e^{-\frac{\pi/}{2}}</math>, sono [[numero trascendente|trascendenti]].
 
Sempre dalla formula di Eulero, o elevando al quadrato ambo i membri della precedente identità <math>e^{i\frac{\pi/}{2}} = i \;</math>, si arriva elegantemente all'[[identità di Eulero]]:
 
:<math>e^{i\pi} + 1 = 0 \;,</math>,
 
che mette in relazione cinque delle più significative entità matematiche, assieme al principio di uguaglianza e le operazioni di addizione, moltiplicazione e potenza, in una semplice espressione.
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==Notazione alternativa==
 
In [[ingegneria elettrica]] e campi ad essa relativi l'unità immaginaria è spesso indicata con ''<math>j''</math> per evitare confusione con il simbolo di [[corrente elettrica]] variabile, tradizionalmente indicato con ''<math>i''</math>. Anche il linguaggio di programmazione [[Python]] usa ''<math>j''</math> per l'unità immaginaria.
 
Occorre prestare ulteriore attenzione ad alcuni libri di testo che definiscono "<math>j"="−i"-i</math>, particolarmente in argomenti legati alla propagazione delle onde (per esempio, un'onda piana che viaggia verso destra nella direzione delle ''<math>x''</math> è indicata con <math>e^{ i (kx - \omega t)} = e^{ j (\omega t-kx)}</math>).
 
Alcuni testi usano la lettera greca [[iota]] per l'unità immaginaria per evitare confusione.