Champ Car: differenze tra le versioni

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===Nascita della CART===
Accanto allo USAC in declino, [[Dan Gurney]] nel tardo 1978 creò la '''C'''hampionship '''A'''uto '''R'''acing '''T'''eams prendendo ispirazione dalla Formula 1 di [[Bernie Ecclestone]]. Il nuovo gruppo negoziò anche con le televisioni e ottenne presto importanti sponsor. Quasi tutti i team dello USAC aderirono al nuovo campionato.
[[File:Fittipaldi indy.jpg|thumb|upright=1.4right|Emerson Fittipaldi]]
 
La mattina dell'11 marzo 1979 la CART era ufficialmente nata, creando negli Stati Uniti un duo-polio che perdurerà per 29 anni e che genererà molta confusione sia nella stampa che nel pubblico su scissioni o riunificazioni che in realtà non sono mai avvenute fra il vero e storico Campionato Americano USAC e la neonata ''euro-americana'' CART. La prima gara del campionato fu nel [[Phoenix International Raceway]]. [[Gordon Johncock]] si aggiudicò la gara ma fu [[Rick Mears]] ad aggiudicarsi il primo campionato CART.
 
[[File:Mansell cart.jpg|thumb|left|right|Nigel Mansell]]
La CART, come la USAC, fu dominata da piloti del nord America fino agli anni novanta. Molti piloti del nord, tra i quali gli storici [[Mario Andretti]], [[Bobby Rahal]] e [[Danny Sullivan]], trovarono successo nell'allora PPG IndyCar World Series. Nel [[1989]] il campione F1 [[Emerson Fittipaldi]] vinse il campionato ponendo l'inizio all'afflusso dei talenti sudamericani.
 
[[File:Fittipaldi indy.jpg|thumb|upright=1.4|Emerson Fittipaldi]]
===La crescita a livello internazionale===
[[File:Mansell cart.jpg|thumb|left|right|Nigel Mansell]]
Dopo la vittoria del britannico [[Nigel Mansell]] ai danni di Emerson Fittipaldi nel [[1993]] molte persone interpretarono questo fatto come risultato dell'evidente superiorità dei piloti non americani. Nel [[1995]] la CART incluse molte più gare nel suo campionato, visto l'enorme successo ottenuto. Nello stesso anno però [[Tony George]], proprietario dell'[[Indianapolis Motor Speedway]], in disaccordo con gli organizzatori della CART, pensò di riportare nello USAC nuove gare e denominò il vecchio USAC [[Indy Racing League]] (IRL). La stampa di tutto il mondo registrò l'evento come scissione, andando ad incidere enormemente su questo errore mediatico in tutto il motorsport che ricorderà il 1996 come ''la scissione'', evento mai avvenuto visto che in America coesistevano già due campionati dal 1979. La forza iniziale dello USAC rinominato IRL consisteva nella gara che da sola, per undici stagioni (lo USAC dal 1985 al 1995 era un campionato che ruotava attorno all'unico evento dell'Indiana), valeva un titolo: la 500 miglia di [[Indianapolis]]. Il nuovo USAC nei primi anni non riuscì ad imitare i successi della CART, nonostante ciò la CART reagì creando la [[U.S. 500]] nel [[Michigan International Speedway]], gara da disputarsi lo stesso giorno della Indy 500. Questo atto indebolì maggiormente entrambe le categorie a vantaggio della [[NASCAR]]. Nel [[2003]] molti team decisero di passare alla IRL e la CART finì in bancarotta. La società finì liquidata e messa in vendita. Gli ex proprietari della CART [[Gerald Forsythe]], [[Paul Gentilozzi]] e [[Kevin Kalkhoven]] crearono la OWRS (Open Wheel Racing Series). Nel [[2004]] essi ottennero la possibilità dai giudici di poter ricomprare la CART, che festeggiò la stagione numero 25 nello stesso anno con il nome Champ Car.
 
===Ultimi anni===
Negli ultimi anni poi, la ex-CART è andata sempre più in declino. Particolari eventi si abbatterono sul campionato: la perdita del Circuito di [[Montreal]] a favore della NASCAR nel 2006, il terribile incidente occorso a [[Cristiano Da Matta]] ad [[Elkhart Lake]] sempre nel 2006, il ridimensionamento della [[Ford]] che a fine 2007 decise di abbandonare il Campionato come main-sponsor. Questo ed altro misero in bilico la Champ Car in totale dispersione. Tutto nell'anno (2007) in cui il campionato affettuosamente denominato ''euro-americano'' aveva ricostruito quell'idea voluta da Dan Gurney. La ex-CART aveva siglato importanti accordi con molti circuiti in mezzo mondo e aveva stilato un calendario per il 2008 in cui si sarebbero disputati: 6 Grand Prix negli Stati Uniti, 3 in Canada, 1 in Messico, 1 in Australia e ben 3 in Europa (mai così tanti in 29 edizioni del Campionato). In oltre era arrivata da inizio 2007 la nuova vettura: la [[Panoz DP-01]], una vettura pensata per la nuova Champ Car che prevedeva queste innovazioni:
'''1''') Visibilità su scala mondiale.