Bitinia e Ponto: differenze tra le versioni
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{{Vedi anche|Province romane|Governatori romani di Bitinia e Ponto}}
La [[Bitinia]] fu annessa alla provincia d'[[Asia (provincia romana)|Asia]] dal [[74 a.C.]] al [[63 a.C.]], poi unita al [[Ponto]], divenendo provincia autonoma. Durante l'alto impero, fluttuò fra l'amministrazione senatoria e quella imperiale, certamente attestata all'inizio del II d.C. con [[Plinio il Giovane]] come legato. Il Ponto divenne provincia autonoma per pochi decenni (230
==Storia==
[[File:Asia minor p20.jpg|thumb|upright=1.4|left|La divisione amministrativa dell'Asia romana nel III d.C.]]
L'ultimo re di Bitinia, Nicomede IV, fu sconfitto da [[Mitridate VI del Ponto|Mitridate]] VI re del Ponto. Rimesso sul trono per intervento dei Romani, alla sua morte, nel 74 a.C., lasciò il regno in eredità a Roma che ne fece una provincia.
Dall'82 a.C. al 78 a.C., durante il regno di Nicomede IV alla corte di Bitinia risiedette, quale legato, [[Gaio Giulio Cesare]], nipote di [[Gaio Mario]], in fuga da Roma dove imperversavano i partigiani di Lucio Silla.
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{{Vedi anche|Classis Pontica}}
Di stanza a ''Trapezus'' (l'odierna [[Trebisonda]]), la ''[[Classis Pontica]]'' pattugliava il Mar Nero meridionale e orientale. Istituita da Augusto nel [[14 a.C.]], operò stabilmente solo a partire dal principato di [[Nerone]]. Sembra infatti che, dopo una spedizione nel [[
==Geografia politica ed economica==
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