Ginevra Sforza: differenze tra le versioni

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Nel 1466 il [[papa Paolo II]] riconobbe la signoria di Giovanni e gli attribuì il Vicariato papale di Bologna<ref name=autogenerato3 />.
 
Dopo aver affrontato quella dei [[Malvezzi]] nel 1488, nel 1501 i Bentivoglio scoprirono [[Giovanni II Bentivoglio#Congiura dei Marescotti|un'altra congiura]] organizzata dalla famiglia rivale dei [[Marescotti (famiglia)|Marescotti]]. Su consiglio di Ginevra, molti membri della famiglia furono ucciso per vendetta<ref name=autogenerato1 />.
 
Nel 1505 i congiurati scampati alle stragi chiesero aiuto al [[papa Giulio II]] il quale ordinò a Giovanni II di lasciare la città insieme alla famiglia. Ginevra, esiliata a [[Parma]], dove aveva trovato rifugio presso il marchese [[Pallavicino]], venne scomunicata in quanto non si era allontanata sufficientemente da [[Bologna]].<ref name=autogenerato2 /> Giulio II si rifiutò sempre di riceverla, nonostante le numerose suppliche, nel suo stesso castello di Ponte Poledrano (oggi Castello di [[Bentivoglio]]) del quale il Papa aveva preso possesso.