Borghese Petrucci: differenze tra le versioni

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|PostNazionalità = , a capo della [[Signoria cittadina|Signoria]] di [[Siena]] dal 1512 al 1516
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==Biografia==
 
[[File:Coa fam ITA petrucci.jpg|thumb|upright=0.6|Insegna dei Petrucci]]
Borghese Petrucci appartenne alla [[Petrucci (famiglia)|famiglia omonima]] che nei secoli XV e XVI direttamente o per vie indirette influenzò profondamente la vita politica di Siena. Il padre e capostipite della stirpe di politici ed ecclesiastici senesi fu [[Pandolfo Petrucci]], che con l’appoggio del fratello Giacomo resse il governo della Signoria fino al 1512<ref>{{cita web|lingua=|url=http://www.edizionecostadargento.it/06_Presa/040-081_Cap2.1.pdf|titolo=La presa di Porto d’Ercole, pagg. 42-3|editore=''Costa D’Argento''|accesso=29 settembre 2013|autore=}}</ref>. Nel 1509 il figlio Borghese sposò Vittoria Piccolomini, nobildonna senese e nipote di [[papa Pio III]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=AhNZemv-J9IC&pg=PT121&lpg=PT121&dq=%22borghese+petrucci%22&source=bl&ots=UNV90htlkH&sig=DOqC5zMDRp8mDd5oTgLQ8TdoNK8&hl=it&sa=X&ei=G0RHUv_0EYjIhAfDgoGYCg&ved=0CEgQ6AEwBjgK#v=onepage&q=%22borghese%20petrucci%22&f=false|titolo=Re-thinking Renaissance Objects: Design, Function and Meaning|editore=''Wiley-Blackwell''|accesso=29 settembre 2013|autore=Peta Motture, Michelle O’Malley (a cura di)}}</ref>.
 
Borghese Petrucci appartenne alla famiglia omonima che nei secoli XV e XVI direttamente o per vie indirette influenzò profondamente la vita politica di Siena. Il padre e capostipite della stirpe di politici ed ecclesiastici senesi fu [[Pandolfo Petrucci]], che con l’appoggio del fratello Giacomo resse il governo della Signoria fino al 1512<ref>{{cita web|lingua=|url=http://www.edizionecostadargento.it/06_Presa/040-081_Cap2.1.pdf|titolo=La presa di Porto d’Ercole, pagg. 42-3|editore=''Costa D’Argento''|accesso=29 settembre 2013|autore=}}</ref>. Nel 1509 il figlio Borghese sposò Vittoria Piccolomini, nobildonna senese e nipote di [[papa Pio III]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=AhNZemv-J9IC&pg=PT121&lpg=PT121&dq=%22borghese+petrucci%22&source=bl&ots=UNV90htlkH&sig=DOqC5zMDRp8mDd5oTgLQ8TdoNK8&hl=it&sa=X&ei=G0RHUv_0EYjIhAfDgoGYCg&ved=0CEgQ6AEwBjgK#v=onepage&q=%22borghese%20petrucci%22&f=false|titolo=Re-thinking Renaissance Objects: Design, Function and Meaning|editore=''Wiley-Blackwell''|accesso=29 settembre 2013|autore=Peta Motture, Michelle O’Malley (a cura di)}}</ref>.
 
Alla morte di Pandolfo, nel 1512, i maggiorenti senesi, vincolati da un patto segreto firmato cinque anni prima, dichiararono l’obbedienza ai due figli, il cardinale [[Alfonso Petrucci|Alfonso]] – residente a Roma – e il primogenito Borghese Petrucci, trasferendo a quest’ultimo i poteri del padre. Ma il successore dimostrò di avere scarse capacità di governo e poca diplomazia nelle relazioni istituzionali. Nel novembre del 1515 Borghese si incontrò con [[papa Leone X]] a Bolsena, e lì gli venne chiesto dal pontefice di appoggiare le aspirazioni dei [[Medici]] sulla Toscana. Al diniego di Borghese, Leone X decise di proseguire il proprio viaggio con destinazione Bologna, rifiutandosi sdegnato di transitare per Siena e con l’intenzione di rivolgere altrove i propri favori<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=U5v2KrFA32YC&pg=PA206&lpg=PA206&dq=borghese+petrucci&source=bl&ots=4RhJB9nyQA&sig=n6TtzbFgVY4AG0lik848lNCRD8w&hl=it&sa=X&ei=tedGUomLIsyUhQfqlYDIAQ&ved=0CFsQ6AEwBw#v=onepage&q=borghese%20petrucci&f=false|titolo=Siena: Constructing the Renaissance City|editore=''Yale University Press''|accesso=29 settembre 2013|autore=Fabrizio Nevola}}</ref>. Infatti nel marzo dell’anno successivo, dopo soli quattro anni di permanenza a capo della Signoria, per decisione del Papato Borghese venne cacciato dalla città toscana e sostituito dal cugino [[Raffaello Petrucci|Raffaele Petrucci]], allora vescovo di Grosseto e prossimo cardinale, a sua volta avvicendato da Fabio Petrucci, il figlio minore di Pandolfo<ref>{{cita web|lingua=|url=http://www.edizionecostadargento.it/06_Presa/040-081_Cap2.1.pdf|titolo=La presa di Porto d’Ercole, pag. 48|editore=''Costa D’Argento''|accesso=29 settembre 2013|autore=}}</ref>.