Giacomo De Franchi Toso: differenze tra le versioni

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|immagine =
|didascalia =
|carica = [[Doge della Repubblica di Genova]] e re di [[Corsica]]
|mandatoinizio = 1º agosto [[1648]]
|mandatofine = 1º agosto [[1650]]
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|AnnoMorte = 1657
|Categorie =no
|FineIncipit = fu il centonovesimo [[Doge (Repubblica di Genova)|doge]] della [[Repubblica di Genova]] e re di [[Corsica]]
}}
 
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Tornato a Genova nel [[1632]] fu priore del Magistrato dei Poveri e, in seguito, nel Magistrato di Banchi; nel [[1633]] ricevette l'incarico di commissario generale contro i banditi e, il 4 agosto dello stesso anno, quello di ambasciatore della Repubblica alla corte del re [[Filippo IV di Spagna]]. Così come il suo predecessore [[Giovanni Battista Lomellini]] nel 1630, pure Giacomo De Franchi Toso adottò la linea dettata da Genova che prevedeva, nei limiti e negli spazi concessi, di "tenere in alto" l'onore, il prestigio, gli interessi e le ragioni della repubblica anche in virtù della nuova e sempre più "indipendenza economica e marittima genovese" rispetto all'orbita spagnola. Un cambiamento netto di rotta che inevitabilmente crearono contrasti politici ed economici tra la repubblica e il [[Regno di Spagna]]. Ceduto il posto al nuovo ambasciatore [[Luca Giustiniani]] che lo incontrò a [[Barcellona]], nel settembre del [[1637]] poté fare ritorno a Genova.
 
Tornò a ricoprire cariche pubbliche dal [[1640]] con la nomina a conservatore delle Leggi, deputato alle Finanze nel [[1644]], magistrato dei Cambi e pacificatore nel [[1645]]. Già nelle elezioni dogali del [[1646]] sfiorò la nomina a doge, assemblea elettiva che vide tra i diversi candidati delle due fazioni nobiliari (la "vecchia" e la "nuova") pure il fratello maggiore [[Gerolamo De Franchi Toso (1585-1668)|Gerolamo De Franchi Toso]]. Entrambi ricevettero 153 voti dal Gran Consiglio che non furono però necessari a raggiungere i 159 pareri favorevoli alla nomina del nuovo doge Luca Giustiniani. L'ostilità tra i due fratelli Giacomo e Gerolamo si rese ancora protagonista nella nuova elezione dogale del [[1648]] che portò alla sua nomina il 1º agosto con 172 voti; Gerolamo De Franchi Toso si fermò a 165 voti. In qualità di doge fu investito anche della correlata carica biennale di re di [[Corsica]].
 
=== Il dogato e gli ultimi anni ===
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{{Box successione|carica=[[Dogi della Repubblica di Genova|Doge di Genova]]
|periodo= 1º agosto [[1648]] - 1º agosto [[1650]]
|precedente=[[Giovanni Battista Lomellini]]
|successivo=[[Agostino Centurione]]
}}
{{Box successione|carica=[[Corsica|Re di Corsica]]
|periodo= 1º agosto [[1648]] - 1º agosto [[1650]]
|precedente=[[Giovanni Battista Lomellini]]