Salimbeni (famiglia): differenze tra le versioni

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==Storia==
[[File:Palau Salimbeni (Siena).JPG|thumb|150px|right|Palazzo Salimbeni, oggi sede di [[Monte dei Paschi]]]]
Famiglia di grande rilevanza politica ed economica nella Siena dei secoli XIII e XIV, si arricchì con il commercio del grano e delle spezie in [[Maremma]]. Il capostipite è considerato un Giovanni vissuto in Vallerozzi nel [[Duecento]], anche se alcuni storici del passato fanno discendere la famiglia da un leggendario Salimbene che partecipò nel 1097 alla [[prima crociata]], con un contingente di circa mille senesi capeggiati da Bonifazio Gricci,<ref>[http://books.google.it/books?id=zrd4fQaEEUMC&pg=PA309 Girolamo Gigli, ''Diario Senese'', G. Landi e N. Alessandri, Siena 1854, Parte prima, seconda edizione, p. 309.] </ref>, e nel 1098 alla conquista di [[Antiochia]] di cui sarebbe poi stato nominato [[Patriarca]] rifiutando l'incarico.<ref>Franco Salimei, ''I Salimbeni di Siena'', Editalia, 1986, p. . </ref><ref>Umberto Bosco, ''Enciclopedia dantesca'', Volume 4, Istituto della Enciclopedia italiana, 1970, p. 1075.</ref>
 
A Siena e dintorni i Salimbeni furono in possesso di numerosi castelli, palazzi e torri. La sede principale della famiglia fu, fino all'inizio del Quattrocento, il Castellare oggi conosciuto come [[Rocca Salimbeni]], sede di [[Monte dei Paschi|Banca Monte dei Paschi]].
 
L'accesa rivalità con i Tolomei degenerò spesso in lotte sanguinose. Il ramo principale si estinse nel XVI secolo. E' sopravvisuto un ramo secondario tuttora fiorente, i [[Bartolini Salimbeni]], che si formò con Bartolino Salimbeni emigrato nel XIV secolo a [[Firenze]].
 
==Membri illustri==