Adulto: differenze tra le versioni

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== In psicologia ==
In [[psicologia]] un individuo è considerato adulto quando si ritiene che abbia raggiunto il completo sviluppo non solo sessuale o in generale fisico ma anche psichico, pertanto l'età adulta si colloca posteriormente all'[[adolescenza]], un periodo di crescita caratteristico della specie umana, di tipo essenzialmente sociale e la cui durata è influenzata dal contesto, sia a livello micro che a livello macro, tant'è che oggi [[Psicologo|psicologi]] e [[Sociologo|sociologi]] parlano di una vera e propria dilatazione dell'adolescenza, nell'uno e nell'altro senso: mentre tradizionalmente essa veniva ricompresa nella fascia tra i 13 e i 19 anni, oggi si ritiene cominci addirittura prima della [[pubertà]] a causa degli stimoli determinati dai processi di [[simbolo|mediazione simbolica]], e che duri per molto più tempo rispetto al passato a causa sia di fattori sociali (difficoltà di rendersi indipendenti economicamente al fine di affrancarsi dalla famiglia d'origine, fuoriuscita dalla famiglia d'origine senza creare parallelamente un nuovo nucleo familiare) sia di problematiche soggettive diffuse e almeno in parte determinate dai fattori sociali stessi (mancanza del senso di responsabilità, difficoltà all'autorealizzazione, incertezza verso il [[futuro]], proroga degli stili di vita e dei comportamenti di consumo acquisiti durante la fascia tradizionalmente considerata adolescenziale).
 
== Nella medicina ==