Joseph Arthur de Gobineau: differenze tra le versioni

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Personaggio cosmopolita, francescoviaggiatore, nella sua lunga carriera fu ambasciatore in Persia, Grecia, Brasile e Svezia. È passato tristemente alla storia per essere stato l'ispiratore di tutte le teorie razziste europee del XIX secolo.
 
Deve infatti la notorietà alla sua opera ''[[Essai sur l'inégalité des races humaines]]''<ref>[http://classiques.uqac.ca/classiques/gobineau/essai_inegalite_races/essai_inegalite_races.html ''Essai sur l'inégalité des races humaines'', testo originale liberamente disponibile in rete]</ref> (''Saggio sulla diseguaglianza delle razze umane'', pubblicato per la prima volta nel 1853-54 in 500 copie a spese dell'autore che ), che si pone tra i testi basilari del pensiero [[razzismo|razzista]] contemporaneo. È anche l'autore di un'opera letteraria [[Romanticismo|romantica]], di scritti polemici e lavori storici e filologici sull'[[Persia|Iran antico]]. Fu legato da un rapporto di stima e amicizia con [[Alexis de Tocqueville]], che gli fece da mentore nella sua carriera e lo assunse come capo gabinetto. Proprio con Tocqueville Gobineau intrattiene una fitta corrispondenza sui temi della libertà e della razza (''Del Razzismo. Carteggio 1843-1859'').
 
Nel ''Saggio'' Gobineau riprende da [[Johann Friedrich Blumenbach]] la suddivisione delle razze umane in gialla, nera e bianca e, come Blumenbach, le dispone in gerarchia, ma - diversamente da Blumenbach e analogamente a [[Linneo]] - attribuisce a ciascuna razza determinate caratteristiche morali e psicologiche innate a cui fa riferimento per sostenere la tesi della superiorità dei bianchi sui gialli e sui neri.