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In seguito alla delazione di una spia, il gruppo di rivoltosi fu scoperto: su di loro resta un rapporto della polizia locale:
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Condannato a morte in effigie, riparò all'estero, combattendo in [[Spagna]] e [[Portogallo]]. ritiratosi dalla vita politica, nel [[1848]] tornò a [[Milano]], chiamato da Mazzini, e partecipò alla Prima guerra d'Indipendenza comandando il I battaglione di un reggimento di fanteria. Entrato poi nell'esercito sabaudo, nel 1855 giunse al grado di Generale e guidò la brigata Casale. Nella seconda guerra d'indipendenza, a capo della V Divisione, combatté e si distinse nella [[Battaglia di San Martino]], venendo poi citato anche da [[Edmondo De Amicis]].
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Eletto alla [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei Deputati]] per il collegio di [[Carrara]] nel [[1860]] e per quello di [[Massa (Italia)|Massa]] nel [[1861]], nel [[1865]] fu nominato [[Senato del Regno d'Italia|senatore]]. Promosse l'apertura di una linea ferroviaria che arrivasse nei pressi della città di Carrara, la quale dedicò alla sua vittoria bellica la [[Stazione di Carrara-San Martino|nuova stazione]].
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[[Categoria:Generali italiani]]
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