Alcune ore prima dell'inizio della partita, inizialmente fissato come di consueto alle ore 21, si verificano su viale Tor di quinto poco distante dallo stadio degli scontri che portano al ferimento da arma da fuoco di 3 tifosi partenopei di cui uno in gravissime condizioni. La notizia data la gravità si diffonde rapidamente grazie anche ai notiziari televisivi e radio arrivando, ovviamente, anche ai presenti all'interno dello stadio che nel frattempo era stato aperto. La notizia, fino alle 21.30, viene riportata in diverse versioni molto confuse; la primissima notizia parlava di un tifoso napoletano deceduto poi in ospedale, colpito da un colpo d'arma da fuoco da un tifoso fiorentino durante degli scontri tra diversi tifosi. In zona ponte milvio sostava un pulman di tifosi fiorentini che era appena arrivato da [[Firenze]], ma aveva sbagliato strada e viene preso letteralmente d'assalto da tifosi che inizialmente si pensava essere del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]], ma successivamente indagini e testimonianze faranno scoprire che si trattava di infiltrati tifosi romanisti. Arrivati cosi alle ore 20.40, le due squadre, intanto, entrano in campo per iniziare il riscaldamento, ma allo stadio (diviso esattamente a metà tra tifosi del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] e della [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]) si percepisce un clima irreale tanto che entrambe le tifoserie iniziano a fischiare e lanciare petardi e fumogeni in campo per chiedere la sospensione dell'incontro. Durante questo lancio di oggetti viene anche colpito e stordito da un petardo un vigile del fuoco che sostava a poca distanza dalla curva nord assegnata ai tifosi napoletani. Arrivati alle ore 21.30 viene diffusa la notizia "definitiva", poi successivamente confermata dalle indagini, che parla di un gruppo di tifosi partenopei in sosta su viale Tor di quinto presi d'assalto a sorpresa da un gruppo di tifosi romanisti; questi ultimi avrebbero cominciato a tirare contro i napoletani oggetti pirotecnici come fumogeni petardi e bombe carta portando Ii tifosi del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] a reagire alle offese. Durante questi scontri un ultras della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]], identificato come Daniele de Santis, (lo stesso personaggio che 10 anni prima, esattamente nel derby del [[2004]], aveva chiesto entrando in campo al capitano della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] [[Francesco Totti]] la sospensione dell'incontro poi avvenuta) mentre viene rincorso dai sostenitori del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] inciampa sul marciapiede nei pressi di un fioraio in quel momento chiuso ed, estrae una pistola e spara 4 colpi ad altezza uomo che colpiscono 3 tifosi napoletani di cui uno in maniera gravissima (identificato come Ciro Esposito) che viene immediatamente soccorso e portato in codice rosso in ospedale. La partita comunque viene giocata con fischio di inizio alle ore 21.45 dopo che pochi istanti prima la cantante [[Alessandra Amoroso]], mentre canta l'inno italiano, viene completamente fischiata con in più lancio di fumogeni e petardi scena divenuta simbolo della brutta serata. Nei giorni immediatamente successivi appare sempre più chiaro che ci siano stati diversi gruppi di tifosi della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] (o presunti tali) che nei pressi dello stadio hanno creato disordini e scontri soprattutto verso i tifosi partenopei. Il motivo di tale scontro viene fatto cadere sulla rivalità ormai più che ventennale che esiste tra le due fazioni ma anche per i risultati sportivi verificatosi nello stesso anno soprattutto proprio in coppa[[Coppa Italia]]. Il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] infatti si è aggiudicato la finale in questione eliminando al [[Stadio San Paolo|San Paolo]] proprio la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] e ancora, per degli scontri all'interno dello stadio avvenuti sia nella stessa gara a [[Napoli]] che nella gara di andata proprio a [[Roma]].
