Passo della Croce Arcana: differenze tra le versioni

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<...strada carreggiabile (consigliata ad auto con buona altezza da terra!)...> Dire strada carreggiabile è insufficiente, bisogna avere una vettura adatta a strade dissestate e una buona abilità di guida.
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Il '''Passopasso della Croce Arcana''' è un valico dell'Appennino tosco-Emiliano, con una altitudine di 1669 [[m s.l.m.]], sito in [[Provinciaprovincia di Pistoia]], nel comune di [[Cutigliano]]. È attraversato dalla strada carreggiabile (consigliata solo ad auto con buona altezza da terra!) che dalla Montagnamontagna Pistoiesepistoiese, passando per [[Cutigliano]] e [[Doganaccia]], porta ad [[Ospitale]] ed a [[Fanano]], nel Parco regionale dell'Alto Appennino Modenese.
 
==Caratteri==
Il Passopasso della Croce Arcana è situato lungo l'alto crinale dell'Appennino Settentrionalesettentrionale che fa da confine tra la Toscana e l'Emilia-Romagna, nonché da spartiacque tra i bacini idrografici, rispettivamente: del Torrentetorrente La Lima, affluente del Fiume [[Serchio]], in [[Toscana]], che si getta nel [[Maremare Tirreno]]; del Torrentetorrente [[Leo (torrente)|Leo]], affluente del Fiume [[Panaro]], in [[Emilia-Romagna]], che si getta nel Fiumefiume [[Po]], tributario del [[Maremare Adriatico]].
Il Passopasso della Croce Arcana si trova su di una sella esistente tra il [[Monte Spigolino]], a Sudsud-Estest, ed il crinale a Nordnord-Ovestovest che, attraverso [[Cimacima Tauffitauffi]], giunge al Montemonte [[Libro Aperto]] ed al [[Montemonte Cimone]].
La zona del Passopasso è caratterizzata da brughiere di alta quota, da vaccinieti, da conifere striscianti e rocce affioranti; il panorama che vi si ammira è a 360 gradi: va da tutta la Vallevalle della Lima alle cime più elevate dell'Appennino Toscotosco-Emilianoemiliano, alle vallate del Pistoiesepistoiese, del modenese e del bolognese; quando è sereno in lontananza si scorgono le vette delle Alpi Apuaneapuane e le Alpi.
 
==Storia==
Il Passopasso dell'Alpe alla Croce, come veniva chiamato nei secoli passati il valico della Croce Arcana, era assai frequentato fino dal basso Medioevo per transitare dalla Toscana alla pianura Padana e viceversa, anche se in misura minore della parallela Viavia Francigena, che valicava l'Appennino Settentrionalesettentrionale più ad Ovestovest. I più antichi documenti risalgono all'epoca longobarda, quando Pistoia era divenuta città regia ed i bizantini si erano progressivamente ritirati verso oriente anche sulla Montagnamontagna pistoiese, allora denominata Montagna alta. Il Passopasso dell'Alpe alla Croce si trovò nel VIII secolo, proprio presso il limes tra la Longobardia ed i territori dipendenti dall'Esarcatoesarcato di Bisanzio.
Con la rinascita verificatasi dopo il 1000 d.C. e con l'affermarsi dei liberi comuni, ai consueti spostamenti dei pellegrini e degli eserciti, si aggiunsero quelli dei mercanti e delle loro mercanzie: lunghissime file di muli si inerpicavano su per i passi per trasportare pannilani, seterie, arazzi, merletti e stoffe pregiate tra Firenze, Prato, Lucca, Pistoia e altre città toscane da un lato, e Milano, Venezia, Parigi, la Fiandra ed altre città del Nordnord Europa dall'altro.
Questi intensi traffici spiegano la presenza di ospizi gestiti da ordini religiosi per dare asilo e per proteggere i viandanti che valicavano il Passopasso della Croce Arcana.
Sul versante emiliano nel 749 d.C.,Sant'Anselmo, prima di trasferirsi a Nonantola per fondare la celebre abbazia, aveva ottenuto dal Re dei Longobardi Astolfo delle terre in Valval di Lamola, vicino a Fanano,in Emilia, e vi aveva fatto costruire un ospizio per pellegrini. Per questa ragione anche il borgo che progressivamente si formò intorno all'ospizio assunse la denominazione di [[Ospitale]]. Ma anche sul versante toscano i [[Cavaliericavalieri Templaritemplari]] costruirono sulla strada che conduceva allo stesso Passo una magione con finalità di asilo e difesa dei viandanti presso la Croce Brandegliana, nel luogo dove attualmente si trova la chiesa del paese di Prunetta.
 
L'ospizio della Val di Lamola restò in vita fino al 1600, prestando assistenza ai mercanti ed ai pellegrini, sempre più numerosi sulla strada Romeo-nonantolana che dalla pianura Padana portava a Fanano, ad Ospitale e dopo avere valicato l'Appennino, entravano nella montagna pistoiese e proseguivano per Roma; quello di Prunetta invece, dopo la tragica fine dell'ordine dei Templari all'inizi del XIV secolo, in un primo momento fu attribuito agli Ospitalieri ed infine fu abbandonato.
L'ospizio della Val di Lamola restò in vita fino al 1600, prestando assistenza ai mercanti ed ai pellegrini, sempre più numerosi sulla strada Romeo-nonantolana che dalla pianura Padana portava a Fanano, ad Ospitale e dopo avere valicato l'Appennino, entravano nella montagna pistoiese e proseguivano per Roma; quello di Prunetta invece, dopo la tragica fine dell'ordine dei templari all'inizi del XIV secolo, in un primo momento fu attribuito agli ospitalieri ed infine fu abbandonato.
Anche il Passopasso della Croce Arcana nei secoli successivi fu sempre meno frequentato: l'altezza eccessiva del valico ed il progressivo raffreddamento delle temperature che si registrò dall'inizio del XIV secolo fino alla metà del XIX secolo, cosiddetta [[piccola glaciazione]], vi mantenevano la neve per oltre sei mesi all'anno; inoltre, nel 1781, per volontà congiunta del Granducato di Toscana e del Ducato di Modena, fu aperta la strada Giardini-Ximenes, oggi denominata strada statale n° 12 dell'Abetone e del Brennero, una vera opera d'arte per quei tempi,che eclissò rapidamente l'interesse per la vecchia strada, danneggiando l'economia di paesi come Ospitale e Fanano, nel Frignano, nonché di Cutigliano, in Toscana: l'antico percorso dell'Alpe alla Croce veniva scelto ormai solo dai valligiani per gli spostamentii locali.
Nell'ultimo dopoguerra, la pratica dello sci alpino e di fondo si diffuse sempre più, cosicché anche la zona della [[Doganaccia]] e della Croce Arcana conobbe un rilancio inatteso: all'inizio vi fu costruito un rifugio che fungeva anche da albergo-ristorante e da stazione di arrivo della funivia da Cutigliano inaugurata nel 1959 per trasportare capi ovini e bovini all'alpeggio d'estate. Dopo poco tempo l'impianto funiviario fu destinato al trasporto delle persone. Furono quindi aperte diverse piste di sci, alpino e nordico, servite da impianti di risalita a fune e vari skilift; furono realizzate altre strutture ricettive e di servizio, tra cui una piccola chiesa. Successivamente fu inaugurata anche un'altra funivia che dal rifugio della Doganaccia portava ora proprio sul crinale del Passopasso della Croce Arcana, a 1720 metri [[s.l.m.]] Da allora La Doganaccia, poco sotto il Passopasso della Croce Arcana, tende ad estendersi sempre più: ormai, è diventata un vero e proprio paese di alta quota, grazie anche alla presenza di moltissime seconde-case, di negozi, e pubblici esercizi.
 
== Bibliografia ==