Pinus mugo: differenze tra le versioni

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Il pino uncinato (''Pinus mugo'' subsp. ''uncinata'') ha molte caratteristiche in comune con il pino mugo, ma più facilmente di questo si sviluppa in forma arborea (albero con portamento piramidale alto fino a 10–12 m), inoltre, anche negli esemplari prostrati (prevalenti alle quote superiori del piano subalpino), i rami del pino uncinato si presentano eretti nella porzione terminale, le sue pigne sono infine maggiori (lunghe fino a 7 cm) e hanno base asimmetrica, questa entità è più diffusa nelle Alpi occidentali (dove Pinus mugo ssp. mugo è sporadico) ed è meno calcifila della subspecie nominale (adattandosi a vivere anche su ofioliti e perfino su substrati a debole reazione acida), la sua origine rimane incerta, si ipotizza sia un ibrido fissato tra Pinus mugo ssp. mugo (o forme analoghe già presenti sul territorio europeo occidentale durante la glaciazione Riss) e il [[Pinus sylvestris]].
 
== Ecologia ==
== Benefici a flora e fauna ==
È pianta pioniera e stabilizzatrice di terreni sterili, instabili e pietrosi, ove, frammentando il manto nevoso, contribuisce anche a proteggere i fondovalle dalle [[Slavina|slavine]], quindi utilissima ancorché ecologicamente legata alle sole quote montane. Offre riparo e rifugio a molte specie animali, fra cui il [[gallo forcello]] e il [[Loxia curvirostra|crociere]], fra gli uccelli, ed il [[camoscio]], fra i mammiferi [[ungulati]], che è pressoché semi-simbiotico con la specie, dei cui germogli ed aghi si nutre nelle stagioni più ingrate. Per l'elevata importanza ecologica e per le proprietà officinali è pianta che merita assoluta protezione.