Antonio Brignole Sale: differenze tra le versioni

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Figlio di Antonio Domenico Camillo Giulio Brignole Sale, [[marchesato di Groppoli|marchese di Groppoli]], e di Anna Maria Gaspara Vincenza Pieri, Antonio Giovanni Francesco Maria Ignazio Luigi Brignole Sale nacque a [[Genova]] il 22 maggio [[1786]].
 
Egli iniziò a muovere i primi passi in politica sotto l'[[Napoleone|amministrazione napoleonica]] dell'area ligure, divenendo dal 12 marzo [[1813]] prefetto per la città di [[Cairo Montenotte]] dopo la famosa battaglia combattuta dalle truppe francesi.
 
Dopo la caduta della [[Repubblica Ligure]] e l'annessione della Liguria da parte del [[Regno di Piemonte-Sardegna]], egli iniziò una carriera diplomatica e politica al servizio dei Savoia che lo vide impiegato già dal 6 dicembre [[1815]] come inviato straordinario e ministro plenipotenziario presso il [[Granducato di Toscana]] e i ducati di [[Parma]] e [[Modena]], rimanendo in carica sino al 24 aprile [[1819]]. Da qui, il 15 maggio [[1819]] venne destinato all'ambasceriaambasciata di [[Spagna]] con un breve periodo di due mesi di assenza tra il giugno e il luglio del [[1826]] quando venne incaricato da re [[Carlo Felice di Savoia]] (il quale lo aveva nominato Sindaco di Genova e suo Gentiluomo di Camera) di presenziare come ambasciatore straordinario all'incoronazione dello zar [[Nicola I di Russia]]. Ambasciatore in [[Francia]] dal 5 aprile [[1836]], divenne vicepresidente del senato sabaudo dal 3 maggio al 30 dicembre [[1848]] non prendendo mai però ufficialmente possesso dell'incarico e dal 6 ottobre [[1849]] al 14 maggio [[1850]] fu ministro plenipotenziario in [[Austria]]. Nel [[1831]], al termine del suo mandato come primo cittadino di Genova, venne nominato Consigliere di Stato.
 
Lasciò ogni incarico politico nel [[1861]] quando, dopo l'[[unità d'Italia]], il governo sabaudo protese verso un crescente [[anticlericalismo]] che per lui, fervente cattolico, era parso eccessivo e pertanto si dedicò ancora più assiduamente alle opere assistenziali nella città di Genova. Divenne in questo periodo primo presidente e fondatore del Conservatorio di San Girolamo della Carità di [[Genova]] e Socio promotore dell'Accademia delle belle arti di Genova, oltre che Presidente degli Ospedali di Genova, guadagnandosi la fama di benefattore.
 
Come riportato da Lorenzo Molossi nella sua pubblicazione di ''Inchiesta sulla Lunigiana parmense'' del [[1852]] e (pubblicata nel 2013 dalla casa editrice Mattioli 1885), il Marchesemarchese Antonio Brignole - Sale era risultato essere nel 1852 il primo contribuente fondiario della Provincia parmense - lunigianese, formata dai comuni di Bagnone, Filattiera, Mulazzo, Pontremoli e Zeri, con una imposta pagata pari a 3.544,02 Lire Nuove parmensi per i possedimenti in Comune di Mulazzo<ref>In quel comune ricadono i terreni dell'ex [[Marchesato di Groppoli]], che i [[Brignole (famiglia)|Brignole Sale]] mantennero fin dal [[1606]], gran parte dei quali ancora in mano al marchese Antonio, ultimo rappresentante della sua famiglia.</ref>, seguito da Giuseppe Buglia con una imposta pagata pari a 3.342,27 Lire nuove Parmensi e da Pietro Ferrari con una imposta pagata pari a 2.429.27 Lire nuove parmensi, entrambi questi ultimi di Filattiera.
 
Morì nella città natale nel [[1863]].
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==Matrimonio e figli==
Antonio Brignole Sale sposò Artemisia Negrone dalla quale ebbe quattro figlie:
1.* Anna (1810-1815).
2.* [[Maria Brignole Sale De Ferrari|Maria]] (1811-1888), che andò in sposa a [[Raffaele De Ferrari]], duca di Galliera, anch'egli nominato in seguito senatore del Regno. La coppia, rimasta senza eredi diretti, proseguì l'attività di beneficenza iniziata da Antonio.
3.* Luigia (1822-1869), che andò in sposa a [[Lodovico Melzi d’Eril]], duca di Lodi e nipote di [[Francesco Melzi d'Eril]]).
4.* Vittoria (1827-).
 
==Onorificenze==
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|luogo=
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==