Social lending: differenze tra le versioni

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Con il social lending, chi presta denaro e chi lo riceve mediamente percepisce o paga una quota di interessi più favorevole rispetto a quella proposta dalle istituzioni finanziarie tradizionali. Ciò è possibile perché i costi di intermediazione sono ridotti, in quanto il prestatore e il richiedente (il contraente del prestito) vengono messi in relazione diretta e le aziende intermediarie, operando su web con servizi altamente automatizzati, hanno costi ridotti.
 
Ad ogni richiedente viene assegnato un [[rating]], cioè un livello di affidabilità, interrogando le centrali rischi private, in modo del tutto simile a quanto fanno banche e finanziarie. Più il livello è scadente e più i tassi di interesse per i prestatori sono alti per compensare il rischio. Il prestito viene erogato dopo un’analisi della documentazione fornita dal richiedente a controprova di quanto dichiarato online. Al suo ammontare contribuiscono centinaia di prestatori, ognuno con una quota e un [[tasso (matematica)|tasso]] specifico, ed è a tasso fisso, calcolato come media ponderata dei tassi richiesti dai singoli prestatori. Il richiedente restituisce il prestito con una rata mensile, normalmente per addebito diretto su conto corrente bancario ed è poi compito dell’intermediario di social lending ridistribuire la rata ai prestatori secondo la quota capitale e la quota interessi spettante. In caso di morosità di uno o più richiedenti, la società intermediaria attiva i programmi di recupero credito a nome di tutti i prestatori coinvolti.
 
I prestatori partecipano al prestito mettendo in offerta il denaro, in una delle due modalità tipicamente proposte dall’intermediario: l’asta al ribasso in cui i prestatori competono tra loro per partecipare al prestito o il tasso fisso stabilito dall’intermediario. Per mitigare il rischio il prestatore può scegliere le tipologie di rischio del richiedente e diversifica l’investimento, ossia non presta mai la somma offerta ad un singolo richiedente ma essa viene suddivisa su decine di richiedenti diversi. In alcuni casi le piattaforme di social lending offrono la possibilità ai prestatori di cedere i propri crediti ad altri prestatori, in una sorta di [[mercato secondario]], per rientrare rapidamente dall’investimento in caso di necessità.
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* gestire i flussi di pagamento al momento dell’erogazione del prestito (dai prestatori al richiedente) e durante il prestito (dal richiedente ai prestatori sotto forma di rata redistribuita ai prestatori nelle quote capitali e interessi di spettanza);
* assistere i richiedenti durante il periodo del prestito, ad esempio per l’estinzione anticipata del prestito e, nel caso di ritardo nei pagamenti, intraprendere tutte le azioni necessarie verso di loro a tutela dei prestatori;
* assicurare la [[Compliance normativa|compliance]] alle normative vigenti;
* ricercare nuovi prestatori e richiedenti con azioni di marketing.