Al-Qalqashandi: differenze tra le versioni

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Nato in un villaggio del [[Delta del Nilo]] a nord del [[Il Cairo|Cairo]] ([[Governatorato di al-Qalyūbiyya]]), al-Qalqashandī fu funzionario scrivano addetto alla [[cancelleria]] (''kātib al-dast'') del ''Dīwān al-inshāʾ'' [[Mamelucchi|mamelucco]] al [[Il Cairo|Cairo]], alle dipendenze del ''kātib al-sirr''.
 
È l'autore del ''Ṣubḥ al-aʿsha fī ṣināʿat al-inshā'' (Il chiarore dell'alba del nictalopo), in 14 volumi, completato nel 1412, giudicato "una delle espressioni definitive del genere letterario arabo relativo alle tecniche cancelleresche".<ref name="AllenDeYoung2009">{{cita libro|autore=Maaike van Berkel|editore=Roger M. A. Allen; Terri DeYoung|titolo=Essays in Arabic Literary Biography II: 1350-1850|url=http://books.google.com/books?id=ds4IFuJDl-QC&pg=PA331|accesso=30 marzo 2013|anno=2009|città=Wiesbaden|editore=Otto Harrassowitz Verlag|ISBN 978-3-447-05933-6|pagine=331-40|capitolo=al-QALQASHANDĪ}}</ref>
 
Il ''Ṣubḥ al-aʿsha'' include una sezione sulla [[crittologia]]. Questa informazione è stata attribuita a [[Ibn al-Durayhim]], che visse dal 1312 al 1361, i cui scritti di crittografia sono andati perduti. La lista di [[cifre]] in quest'opera include sia esempi di [[Cifrario a trasposizione]] sia di [[Cifrario a sostituzione]] e, per la prima volta, una cifra con sostituzioni multiple per ogni lettera in ''plaintext''. <!--Also traced to Ibn al-Durayhim is an exposition on and worked example of cryptanalysis, including the use of tables of [[letter frequencies]] and sets of letters which can not occur together in one word.